Scuola 23/24, è tempo di assegnazioni provvisorie. Ma cosa sono e come funzionano?
19.08.2023
A metà agosto, il personale della scuola si troverà di fronte ai risultati delle tanto discusse assegnazioni provvisorie, tema che crea molta aspettativa, agitazione e interesse tra i docenti e il personale ATA. Si tratta di un argomento di grande rilevanza, in particolare per coloro che aspirano al trasferimento nel Sud Italia.
In questo articolo, cercheremo di comprendere meglio cosa sono le assegnazioni provvisorie e quali saranno le novità per il nuovo anno scolastico 2023-24.
ASSEGNAZIONI PROVVISORIE, FACCIAMO CHIAREZZA
Le assegnazioni provvisorie permettono ai docenti e al personale ATA di chiedere un trasferimento temporaneo presso un altro istituto scolastico, ovvero una “mobilità interna.” Questo tipo di trasferimento può essere di due tipi: provinciale, ovvero all’interno della stessa provincia in cui si lavora attualmente, o interprovinciale, che riguarda una provincia diversa rispetto a quella in cui si presta servizio. Tuttavia, non è possibile richiedere un’assegnazione provvisoria all’interno dello stesso comune in cui si è titolari.
L’assegnazione è denominata “provvisoria” perché ha una durata di soli 12 mesi e, quindi, comporta il mantenimento del posto nella scuola di provenienza. Ad esempio, se un docente è titolare di una cattedra a Milano ma chiede un’assegnazione provvisoria a Caserta, lavorerà a Caserta per un anno, ma manterrà comunque la cattedra a Milano durante l’anno in cui svolge il servizio nel Sud.
L’assegnazione provvisoria si può chiedere attraverso la compilazione di un modello di domanda on line da inviare al Ministero dell’Istruzione e del Merito, attraverso la piattaforma dedicata. Solo per alcuni ordini di scuola l’invio è previsto in forma cartacea.
I REQUISITI
Le assegnazioni provvisorie possono essere richieste per diverse ragioni e in base a particolari requisiti e necessità. Tra i motivi che possono giustificare la richiesta di assegnazione provinciale o interprovinciale troviamo:
Ricongiungimento ai figli minorenni, al coniuge o alla parte dell’unione civile o al genitore: Quando un docente o un membro del personale ATA ha un familiare che vive in un comune o in una provincia diversa da quella in cui lavora, può richiedere un trasferimento per poter essere più vicino alla propria famiglia.
Ricongiungimento ad un altro parente o affine: nelle assegnazioni provvisorie è possibile richiedere anche un avvicinamento ad un altro parente o affine diverso dai precedenti. In questi casi però è necessario dichiarare la convivenza con questi.
Particolari e gravi motivi di salute personale: In presenza di problemi di salute che richiedono cure o assistenza specifica in un comune o in provincia diversa, è possibile fare richiesta di assegnazione provvisoria.
Le precedenze:
Anche nelle assegnazioni provvisorie è possibile fruire di un sistema di precedenze concordato tra ministero e organizzazioni sindacali. Per esempio, il docente o ATA con i figli fino ai 12 anni può fruire con priorità di una assegnazione provvisoria per avvicinarsi ai propri figli oppure per assistere il proprio familiare con disabilità.
QUANDO SARANNO PUBBLICATI I RISULTATI?
Ogni anno, il Ministero dell’Istruzione e del Merito e i sindacati della scuola, ridiscutono le condizioni contrattuali (modalità di invio, requisiti, tempistica ecc…) riguardanti le assegnazioni provvisorie.
Quest’anno, grazie all’intervento della Uil Scuola Rua, tutti i docenti avranno la possibilità di richiedere l’assegnazione provvisoria. Si tratta di un’opportunità particolarmente interessante per chi lavora al nord e desidera avvicinarsi alla propria famiglia nel sud, avendo la possibilità di trasferirsi in un’altra provincia o regione per un anno.
A questo punto, sarà fondamentale, per avere un quadro più dettagliato conoscere gli esiti e il numero dei posti disponibili che dovrebbero essere pubblici entro la seconda settimana di agosto.
Ufficio Comunicazione Uil Scuola
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