Le ragioni dello sciopero delle compagnie ferroviarie
28.06.2023
Il 13 e 14 luglio le lavoratrici e i lavoratori delle compagnie ferroviarie Trenitalia e Italo-NTV incroceranno le braccia per 24 ore. Una protesta che arriva proprio all’avvio della stagione estiva e che provocherà disagi su tutto il territorio nazionale, ma le ragioni alla base di questa azione sono concrete e non consentono più di rimandare azioni di rivendicazione per la tutela del lavoro in questo settore.
Nonostante questo, per arrecare meno disagio all’utenza, i sindacati hanno deciso di concentrare in un’unica giornata i due scioperi e di farli iniziare in un orario, le 3 del mattino, che facilita l’organizzazione del servizio.
Il senso di responsabilità e la correttezza dimostrata dai sindacati non è però la stessa delle aziende. I confronti e i negoziati avviati con le due società negli ultimi mesi, dopo i due precedenti scioperi del 14 aprile e del 14 maggio, non hanno portato fino a qui a nessun risultato.
Non solo carenza di personale
In Trenitalia continuano ad esempio ad essere irrisolte le criticità legate all’organizzazione dei turni di lavoro e alla composizione degli equipaggi, decisi in modo unilaterale dall’azienda. In questo contesto la carenza di personale è più che mai evidente e, oltre a causare un eccessivo ricorso al lavoro straordinario, determina anche forzature normative e modifiche al reticolo impianti.
Le lavoratrici e i lavoratori che prestano servizio treni continuano a chiedere a gran voce un sostanziale miglioramento delle condizioni di conciliazione dei tempi vita-lavoro, ma anche il personale amministrativo, dell’assistenza e vendita e della manutenzione vivono quotidianamente analoghe criticità. In questi settori da tempo, si è in attesa di una riorganizzazione delle attività̀, dell’inserimento di nuove risorse e del rilancio di investimenti tecnologici e negli impianti manutentivi.
Anche per i lavoratori di Italo-NTV la situazione è critica soprattutto riguardo ai rapporti con l’azienda che mantiene una significativa distanza dalle richieste e le istanze portate avanti dai sindacati. In particolare, si registra un’insufficiente proposta economica per il perfezionamento dei minimi tabellari, oltre alla completa indisponibilità aziendale di ridefinire i periodi di ferie estive e il calcolo dell’orario settimanale.
C’è bisogno in generale nel trasporto ferroviario di riprendere un confronto serio e costruttivo che possa migliorare in concreto le condizioni di lavoro adeguandole anche alle nuove esigenze di tutto il personale.
Saranno queste anche le tematiche principali su cui discutere nell’avvio delle piattaforme per il rinnovo del contratto che scade quest’anno.
Uil Trasporti Nazionale
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