Sciopero del trasporto aereo, senza relazioni industriali i diritti dei lavoratori sono a rischio

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21.10.2022

La scorsa estate abbiamo assistito ad una ripresa del trasporto aereo, ripresa che noi avevamo previsto, ma che le aziende del settore hanno sottovalutato continuando ad effettuare tagli e ridimensionamenti al personale.

Il risultato è che i problemi di questo settore, in particolar modo quelli legati al tema del lavoro, non sono diminuiti ed anzi si sono in alcuni casi acuiti.
Dopo la tregua estiva sono ricominciati quindi gli scioperi e le azioni di protesta da parte delle lavoratrici e dei lavoratori delle compagnie low cost che chiedono maggiori tutele, diritti e un trattamento economico adeguato e in linea con quanto disposto dalla legge italiana, ma non solo.

Proprio oggi, venerdì 21 ottobre, negli aeroporti italiani sono stati indetti due scioperi di 24 ore.

Uno riguarda piloti e assistenti di volo di Vueling, la compagnia spagnola che ha recentemente annunciato il licenziamento di 17 assistenti attualmente di base a Roma e che rigetta ogni richiesta di confronto costruttivo per trovare una soluzione più sostenibile.

L’altro riguarda il personale di Enav, la società italiana infatti, da troppo tempo ormai si rifiuta di dare risposte concrete alle importanti richieste dei lavoratori quali l’applicazione e l’evoluzione del piano industriale, l’adeguamento degli organici, l’organizzazione dei turni di lavoro e la definizione di tempistiche e contenuti del rinnovo del contratto.

Le rivendicazioni sono diverse e si aggiungono a quelle degli altri lavoratori delle low cost come Ryanair, Volotea, Easyjet e Wizzair che hanno organizzato altre giornate di sciopero recentemente, ma tutte partono da un problema di fondo comune: il deterioramento se non addirittura la mancanza di relazioni industriali.

Inoltre, i salari troppo bassi e assolutamente non adeguati al lavoro richiesto e all’attuale costo della vita, insieme con le pesanti situazioni di sottorganico, rendono urgente e necessario il rinnovo dei contratti in questo ambito.

In un settore particolare come quello del trasporto aereo, che a fatica sta uscendo da un periodo di crisi particolarmente duro, sane e corrette relazioni industriali sono fondamentali per trovare soluzioni alle molteplici problematiche che si trovano ad affrontare giornalmente i lavoratori del comparto, senza dover ricorrere allo strumento dello sciopero.

Invece la maggior parte delle aziende rifiuta ogni confronto e agisce spesso in maniera unilaterale e tutto questo provoca una continua compressione dei diritti dei lavoratori che il sindacato non può più tollerare.

Ci auguriamo che il nuovo Governo sia più attento al trasporto aereo di quanto non lo siano stati i governi precedenti che hanno sempre marginalizzato un settore che invece è strategico per l’economia del Paese, escludendolo di fatto dalle riforme del PNRR e, soprattutto, non intervenendo in modo adeguato a costringere le aziende ad applicare i minimi salariali previsti dalle leggi del nostro Paese.

Ufficio Comunicazione UIL Trasporti

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