Il settore automobilistico negli Stati Uniti è un pilastro dell’economia nazionale. Genera occupazione e contribuisce in modo significativo al prodotto interno lordo. Ai recenti numeri in espansione del settore, fatti registrare in particolare dai big player, non corrispondono ricadute adeguate alle decine di migliaia di lavoratori e lavoratrici occupati, che tramite il sindacato di categoria UAW (United Automobile Workers) potrebbero organizzare un maxi-sciopero nei prossimi giorni con ricadute diffuse su tutta l’industria.

A fine agosto il 97% dei 150.000 lavoratori e membri UAW impiegati presso Ford, General Motors (GM) e Stellantis hanno votato a favore dell’autorizzazione allo sciopero contro le tre principali case automobilistiche di Detroit, le cosiddette “Big Three”, nel caso si rifiutassero di raggiungere un accordo equo prima della scadenza dell’attuale contratto quadriennale, il 14 settembre.

Un’azione congiunta inedita

In passato simili iniziative hanno coinvolto le tre case automobilistiche solo individualmente. Ambiziose anche le richieste del sindacato: aumenti salariali del 46% in 4 anni per eguagliare quelli ottenuti dai dirigenti, la conversione a tempo pieno dei lavoratori interinali e integrativi, il ripristino degli adeguamenti al costo della vita, un programma di “tutela delle famiglie”, una settimana lavorativa di 32 ore ed innumerevoli modifiche a benefit e welfare aziendale.

Le aspettative e gli obiettivi del sindacato sono elevati perché i profitti delle Big Three sono enormi. Le tre grandi società hanno realizzato profitti complessivi per 21 miliardi di dollari solo nei primi sei mesi di quest’anno, cifra che va ad aggiungersi ai 250 miliardi di dollari di profitti realizzati in Nord America negli ultimi 10 anni. Mentre i dirigenti e gli azionisti delle tre grandi società si sono arricchiti, i lavoratori del settore ed i membri della UAW sono rimasti indietro. Pertanto, il messaggio e le rivendicazioni della UAW, guidata dal neoeletto Presidente Shawn Fain, sono semplici: profitti record significano contratti record.

Dipartimento Internazionale UIL