Rappresentanza e Rappresentatività: una legge di sostegno agli accordi interconfederali

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16.02.2024

Misurazione e certificazione della rappresentanza e rappresentatività delle Organizzazioni sindacali sono alla base del Testo Unico del 10 gennaio 2014 sottoscritto da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil, quali elementi fondamentali di quel processo di modernizzazione del modello italiano di relazioni industriali iniziato nel ‘93 e culminato con il Patto della Fabbrica del marzo 2018. 

Regole chiare e condivise: misurazione e certificazione

Per la UIL la costruzione di regole chiare e condivise in tutti i settori produttivi è un tassello fondamentale. Ma a cosa si riferiscono i termini misurazione e certificazione?

Il primo attiene agli indicatori che vengono presi ad oggetto per quantificare la presenza, in un determinato contratto collettivo nazionale, di ogni singola Organizzazione sindacale. Nel caso del TU del 2014 sono stati individuati il dato associativo (deleghe sindacali) e quello elettorale (voti ricevuti nelle elezioni delle RSU). Il secondo, invece, indica come rendere tale misurazione efficace e oggettiva. Esso ha alla base tre principi: certezza delle fonti, trasparenza dei processi e validazione esterna dei risultati. Il primo prevede da un lato la raccolta delle deleghe sindacali attraverso gli Uniemens (dichiarazioni contributive aziendali) inviate all’INPS, dall’altro la raccolta e validazione dei verbali delle elezioni delle RSU dalle singole ITL territorialmente competenti. 

La trasparenza dei processi è data, invece, dai soggetti a cui è stata affidata la raccolta: l’Inps e il Ministero del Lavoro. Infine, la validazione esterna dei risultati è garantita dalla presidenza del Comitato di Gestione che proclama il risultato finale della misurazione presieduto da un rappresentante del Ministero del Lavoro.

Lotta al dumping e all’evasione contrattuale

La misurazione della rappresentanza e della rappresentatività delle Organizzazioni sindacali, unitamente ad un aumento dei controlli ispettivi, può, infatti, costituire un elemento fondamentale nella lotta contro il dumping e l’evasione contrattuale. La concorrenza tra diversi CCNL nel medesimo settore si è, infatti, trasformata ormai in una competizione al ribasso, che incide sempre di più sui diritti, sul salario e sulle tutele delle lavoratrici e dei lavoratori. Questo è conseguenza anche del proliferare incontrollato delle associazioni datoriali.

Noi non abbiamo alcun timore nel misurare quanto rappresentiamo, tanto da essere favorevoli ad un eventuale intervento legislativo di sostegno e di recepimento dei contenuti delle diverse intese da noi raggiunte sulla rappresentanza. Inoltre, è fondamentale procedere anche a individuare i criteri per la rappresentanza datoriale. 

Una nuova regolamentazione

In tale ottica siamo favorevoli quindi sia ad un intervento normativo che preveda l’obbligatorietà per le aziende di comunicare coloro che sono iscritti alle Organizzazioni sindacali, sia ad un sistema legislativo che stabilisca che nelle aziende al sotto dei 15 dipendenti si costituisca una rappresentanza dei lavoratori, prediligendo le RSU alle RSA, e nelle realtà polverizzate di avere la elezioni/nomina di una figura come il delegato di bacino. 

La Uil è sempre stata convinta delle proprie idee, spesse volte anticipatrici dei cambiamenti che hanno interessato il nostro Paese. Per questo continuerà sulla strada intrapresa per dare risposte a tutte le lavoratrici e i lavoratori che rappresenta. 

Servizio Contrattazione Privata, Rappresentanza, Politiche settoriali e Ambiente UIL

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