Oggi presso la sala conferenze della UIL nazionale Bruno Buozzi, si è svolta la presentazione della ristampa integrale del libro scritto da Pietro Nenni nel lontano 1933, intitolato “Sei anni di guerra civile”. Un’opera posta all’indice dai nazisti, che la misero al rogo nel 1933 e che la società editrice dell’Unione del Lavoro, Arcadia Edizioni, ha deciso di rieditare per non far disperdere e valorizzare un patrimonio culturale che è fondamento della nostra storia. Nonché per ricordare la figura di quello che è da tutti considerato uno dei padri nobili della nostra Repubblica, paladino delle lotte di emancipazione delle classi subalterne, nonché acerrimo nemico della dittatura fascista.

Alla presentazione, moderata dal giornalista Giuseppe Vernaleone, erano presenti e sono intervenuti il giornalista della Stampa, Fabio Martini; Antonio Tedesco, direttore scientifico della Fondazione Nenni, che ha curato la pubblicazione dell’opera; il prof. Giancarlo Monina ordinario presso l’università Roma Tre; Marzio del Grosso Colonna, amministratore delegato dell’Arcadia Edizioni; Pierpaolo Nenni, nipote di Pietro Nenni. In collegamento, è intervenuto anche il presidente della Fondazione Nenni, Luigi Soldavini. Per la segreteria generale della UIL è intervenuto Francesco Maria Gennaro. 

“Sei anni di guerra civile” è un libro fondamentale per conoscere un pezzo di storia del nostro Paese. Un periodo segnato dalla genesi del fascismo che Nenni descrive senza alcuna enfasi o sensazionalismi. Da straordinario giornalista quale era, ha fatto avanzare solo i fatti, raccontando anche il suo rapporto con Benito Mussolini.

Un libro pieno di passione, che tenta di accendere la luce in Europa sul pericolo dell’avanzata dei totalitarismi, che non manca di essere severo anche con le incertezze e le divisioni del socialismo italiano e che si scaglia contro i nazionalismi, forieri di violenza.

Un libro fondamentale, perché solo il filo della storia ci permette sempre di comprendere pienamente il presente. Ed è per questo che l’impegno della UIL attraverso la sua casa editrice Arcadia continuerà su questa strada. 

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