Attacco al quarto potere: come i giornalisti vengono spiati.

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29.06.2023

In occasione della Giornata mondiale per la libertà di stampa, Amnesty International ha reso nota una nuova indagine sull’uso del software Pegasus, prodotto dall’azienda israeliana NSO Group, e utilizzato ai danni dei giornalisti.

Pegasus è una piattaforma, costituita da vari componenti. Il primo è il vettore di attacco, poi c’è la parte di agente e per ultima una interfaccia di comando & controllo. Le ultime 2 parti sono di poco conto: la vera meraviglia si può leggere negli occhi di chi guarda la prima, il vettore di attacco.

Il vettore Pegasus

Il vettore di Pegasus è estremamente sofisticato e il suo omologo cinetico andrebbe probabilmente ricercato nel MQ-9 Reaper, drone militare d’alta quota armato. Pegasus ha un sistema di trasporto molto avanzato che non gli consente solo di raggiungere il suo target in vari modi, ma lo aiuta anche a nascondersi da numerosi controlli di sicurezza. Giunto sul bersaglio, il vettore sgancia il suo arsenale di instrumentazione.

Secondo lo studio, sono almeno 18 gli stati in cui Pegasus è stato usato per spiare i giornalisti: uno dei casi più eclatanti riguarda Nuria Piera, una giornalista investigativa della Repubblica Dominicana che da decenni segue casi di corruzione. Dal 2020 al 2021 il suo i-phone è stato infettato da Pegasus ben tre volte.

Sempre in America Latina, il software aveva colpito ripetutamente giornalisti e difensori dei diritti umani anche in Messico ed El Salvador. Nel periodo in cui è stata spiata con Pegasus, Nuria Piera si stava occupando di un caso di corruzione riguardante alti funzionari del governo e familiari dell’ex presidente, su cui in seguito la magistratura avrebbe avviato indagini.

Camminare sulle sabbie mobili

Ti devi impegnare a fondo per non diventare nevrotica, perché c’è sempre il sospetto che qualcuno abbia informazioni su di te. È come camminare sulle sabbie mobili. Perdi il senso della tua libertà, senti di non poter più parlare liberamente. A volte non capisci se vogliono colpire direttamente te oppure i tuoi cari per farti smettere di lavorare e questo ti fa sentire ancora più responsabile“, ha raccontato Piera ad Amnesty International. “In uno stato, come la Repubblica Dominicana, in cui i giornalisti e i difensori dei diritti umani denunciano da tempo di essere sottoposti a una pesante sorveglianza, la comparsa di Pegasus getta ancora maggiore allarme. Chiediamo alle autorità dominicane di indagare immediatamente e garantire che non vi saranno ulteriori casi del genere”, ha dichiarato Elina Castillo Jiménez, ricercatrice di Amnesty International sulla sorveglianza digitale.

Se da un lato i software di intelligenza artificiale, come ChatGpt o Midjourney, producono testi e immagini sempre più realistici, privando i cittadini di alcuni strumenti per distinguere le informazioni e le immagini false da quelle vere, la stessa tecnologia diventa oggi anche un’arma da utilizzare contro i professionisti dell’informazione.

Pegasus tarpa le ali alla libertà e all’indipendenza della stampa, ma le vere conseguenze sono ancora da scoprire.

Francesco Massardo, UIL Liguria

 

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