PARI OPPORTUNITA’: UIL LOMBARDIA VARA LO SPORTELLO DI ASCOLTO
27.02.2024
Uno sportello di ascolto sulle Pari Opportunità con il preciso intento di creare un luogo sicuro, accogliente e privo di giudizi e pregiudizi, dove chiunque possa esprimere le proprie preoccupazioni, esperienze o idee relative alle pari opportunità.
Con queste premesse i dirigenti della UIL Lombardia hanno aperto e inaugurato uno sportello di ascolto aperto a tutti i cittadini.
Perché le pari opportunità̀ sono uno dei principi fondamentali su cui dovrebbe basarsi ogni società moderna.
Significano che ogni individuo, indipendentemente da genere, provenienza, orientamento sessuale o retroterra socio-economico, ha il diritto di accedere alle stesse opportunità e di essere trattato con dignità e rispetto sul lavoro e non solo.
Qualcosa su cui in Italia e anche nella “ricca” Lombardia, c’è ancora molto da fare. Un esempio su tutti: le dimissioni volontarie dal lavoro. Nel 2022 sulle convalide femminili la motivazione prevalente è stata la difficoltà di conciliazione tra lavoro e cura del bambino o della bambina, in particolare il 41,7% delle donne che hanno rassegnato volontariamente le dimissioni ha collegato tale difficoltà all’assenza di servizi e il 21,9% ha problematiche legate all’organizzazione del lavoro un peso complessivo della difficoltà di cura che equivale al 63,6% di tutte le motivazioni di convalida delle dimissioni volontarie addotte dalle lavoratrici madri per gli uomini invece la motivazione prevalente del recesso dal rapporto di lavoro e di carattere professionale il 78,9%.
Ma senza dimenticare i numeri sulla disabilità e lavoro (che trova il suo riferimento legislativo nella Legge 68 del 1999).
In Italia solo 35,8 persone disabili su 100 sono occupate. Un dato preoccupante che fa riferimento alla popolazione con disabilità con un’età compresa tra i 15 e i 64 anni considerate in grado di lavorare. Come spesso accade nel nostro Paese il confronto con il resto del continente non è edificante, visto che gli occupati disabili in Europa superano il 50%.
Tradotto in numero assoluto, i disabili occupati in Italia sono oltre un milione, un dato che corrisponde circa alla metà del totale dei disoccupati in Italia. E ciò ci dà la dimensione dell’incidenza di questo fenomeno assolutamente iniquo.
Nella sola Lombardia sono disponibili 23.108 posti di lavoro in categorie protette con sole 7.200 assunzioni.
Si tratta di “opportunità” che non vengono garantite, e di norme per favorire l’accesso al lavoro dei disabili che restano solo sulla carta. Il paradosso è che proprio la Regione ha messo in campo, per il biennio 2024-2025, risorse per un totale di 77 milioni di euro a favore del lavoro per le persone con disabilità.
Cifre che vedono la destinazione del 63% del fondo, pari a 48,5 milioni di euro, al finanziamento delle politiche attive attraverso i piani provinciali e azioni a gestione integrate tra la Regione e “Collocamenti mirati” per l’inserimento.
E lo sportello nasce proprio con questo intento seguendo una serie di regole fondamentali basate su buone regole di convivenza civile e principi delle Pari Opportunità quali: accesso equo, eliminazione della discriminazione, equità salariale, accessibilità, promozione della diversità, consapevolezza e formazione, equità̀ nelle opportunità̀ di carriera.
Ufficio Comunicazione Uil Milano e Lombardia
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