Måneskin inarrestabili, portano a casa un American Music Award
21.11.2022
Nella categoria Favorite Rock Song, il singolo Beggin’ si prende il primo posto a Los Angeles. La band mette dietro leggende del rock come Foo Fighters, Red Hot Chili Peppers, Imagine Dragons e Kate Bush.
I’m beggin’, beggin’ you (Ti sto implorando…) canta a pieni polmoni Damiano David, frontman dei Måneskin, nel pezzo del 2017 che ha conquistato nella notte di ieri a Los Angeles un American Music Award nella categoria Favorite Rock Song. Saremo presto noi a dover implorare Damiano, Victoria, Ethan e Thomas di prendersi una pausa, visto l’ennesimo successo della band che da Sanremo all’Eurovision, dalla colonna sonora di Elvis (che comunque ha vinto ieri sera Favorite Soundtrack) all’apertura del concerto dei Rolling Stones, non ha ormai più limiti che non possano essere superati.
Sul palco del Microsoft Theater di Los Angeles, Beggin’ ha messo alle spalle i Foo Fighters con “Love Dies Young”, gli Imagine Dragons x JID (“Enemy”), Kate Bush e la sua “Running Up That Hill (A Deal With God)” e pure i Red Hot Chili Peppers con “Black Summer”.
Damiano ha ringraziato dicendo che «essendo italiani, non ci è stato detto molto spesso che un giorno saremmo stati seduti al fianco di alcuni dei più grandi artisti al mondo» e che «mai avremmo pensato di vincere in questa categoria».
E anche noi effettivamente qualche pizzicotto sulle braccia ce lo dobbiamo dare, per questa band capace di sfondare in un genere musicale dove, non ce ne voglia nessuno, pensavamo di essere anni luce indietro non solo all’America, ma anche a mezza Europa.
Tenebrosi ma in fondo “ragazzi di casa”, trasgressivi ma lontani dagli eccessi delle rock star del passato, tradizionali eppure vip dei social, forse il segreto della band romana è proprio questo: non rientrano in una categoria precisa, non rispondono a stereotipi preimpostati, e soprattutto, in un panorama musicale sempre più attento a videoclip mozzafiato e storie di Instagram studiate ad hoc, i Måneskin sanno fare musica e hanno fatto, seppur non sempre pienamente compresi (il secondo posto a X Factor nel 2017 oggi fa sinceramente sorridere), la classica gavetta.
Per i Måneskin i prossimi mesi non saranno comunque scevri da impegni e, probabilmente, nuove imprese. Il 20 gennaio uscirà, infatti, il loro nuovo album “Rush“, mentre la band sarà in corsa per l’edizione 2023 dei Grammy, i premi Oscar della musica, nella categoria miglior nuovo artista.
Intanto è già sold out il live del prossimo 24 luglio a San Siro, tanto che sono stati già decisi due nuovi appuntamenti: allo Stadio Olimpico di Roma il 21 luglio e ancora a San Siro il 25 luglio.
Scalate del genere, in così poco tempo e così giovani, non si vedevano da quando altri quattro ragazzi, al secolo John, Paul, George e Ringo, travolgevano l’America creando pure un neologismo “beatlemania”.
Paragone dissacrante, o siamo già in Måneskmania? Il futuro ce lo dirà.
Ufficio Stampa UIL Liguria
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