Maggio Fiorentino: Teatro a rischio default, fare in fretta per sbloccare gli stipendi dei 300 dipendenti 

3' di lettura
Mi piace!
0%
Sono perplesso
0%
È triste
0%
Mi fa arrabbiare
0%
È fantastico!!!
0%

14.03.2023

Il Ministero della cultura, dopo aver raccolto i pareri tecnico-giuridici di varie istituzioni e dopo un’attenta analisi della situazione finanziaria e amministrativa del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, ha avviato le procedure previste dalla normativa per arrivare a un rapido commissariamento della fondazione lirico-sinfonica, indicando nel ruolo di commissario il direttore generale della Direzione Generale Creatività Contemporanea, Onofrio Cutaia. 

Sul sovrintendente dimissionario della Fondazione del Teatro del Maggio musicale fiorentino, Alexander Pereira pendono due inchieste della Procura di Firenze: la prima è legata all’ipotesi di reato di peculato, in ordine a certe spese sostenute e poste a carico della fondazione; la seconda, ipotizza il reato di malversazione legata all’uso di parte del fondo integrativo di 35 milioni erogato dal governo a novembre per abbattere i debiti. 

Ora tra i primi atti del commissario ci dovrà essere un accertamento. Dunque, per la terza volta in 18 anni il Teatro del Maggio Fiorentino è commissariato. Le lavoratrici e i lavoratori del Teatro hanno già pagato in passato un prezzo alto sia in ordine alla riduzione dell’organico che delle retribuzioni. Ogni ulteriore danno a chi ha svolto e svolge il proprio compito all’interno del Teatro, con diligenza e professionalità, sarebbe semplicemente intollerabile. 

Al momento, con la “diffida ministeriale a non operare movimentazioni di alcun tipo sul conto di cassa/tesoreria dell’ente”, i conti correnti della Fondazione Maggio sono bloccati. In pratica non si pagano più neanche le bollette e il teatro è congelato. Il timore è che le procedure per l’insediamento del commissario Ninni Cutaia vadano avanti nel tempo e che questo possa danneggiare i lavoratori, lasciandoli sospesi in un limbo. Per UILCOM si tratta di uno schiaffo ai lavoratori, ancora una volta trattati come un danno collaterale. Nell’immediato e con estrema urgenza si richiede un intervento che consenta la corresponsione degli stipendi ai lavoratori del Maggio. 

Bisogna trovare soluzioni che abbiano tempistiche brevi. Contenziosi legali richiederebbero tempi di lungo termine. Le istituzioni ora hanno il compito di rimettere il teatro sui giusti binari senza che i lavoratori ne abbiano danno, affinché giorni come questi non abbiano più a ripetersi. L’interesse comune di tutti ora sono i lavoratori, affinché possano percepire i loro stipendi e non subire danni esiziali, e la Fondazione, affinché possa continuare ad offrire la qualità di cui è capace e che tutti gli riconoscono. La Uilcom in una lettera aperta alle istituzioni ha chiesto di superare velocemente la paralisi nell’interesse dei lavoratori, con l’obiettivo di proporre l’affidamento delle deleghe ad altro che non sia l’organo di gestione, perché sotto inchiesta, in attesa della chiusura della procedura per l’affidamento dell’incarico di commissario al dottor Cutaia in modo tale da poter destinare i contributi di gestione per l’immediato pagamento degli stipendi e per l’attività già in corso.

L’interesse comune di tutti, in questo momento, deve essere quello dei lavoratori, affinché possano percepire le rispettive spettanze e quello della Fondazione, così da continuare ad offrire la qualità di cui è capace e che tutti le riconoscono. I contributi di gestione della Città metropolitana e una parte di quelli della Regione Toscana, a cui a breve si aggiungeranno quelli del fondo unico per lo spettacolo, sono già arrivati e permetterebbero, insieme al pagamento degli stipendi, lo svolgersi dell’attività di spettacolo già messa in cantiere e per cui è in corso la vendita dei biglietti.

Ufficio Comunicazione UILCOM

Articoli Correlati