LICENZIATI IN 900 CON UNA CALL

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07.12.2021

Una call come tante. Poi la doccia fredda: “Se sei in questa call, sei licenziato”. Effetto immediato. Succede negli Usa. La società è la Better.com, colosso che si occupa di mutui e affini. 900 dipendenti (il 9% della forza lavoro aziendale) spiazzati da una comunicazione che, proprio, non si aspettavano.

Le ragioni? Efficienza del mercato, prestazioni, produttività e un ipotetico adeguamento della forza lavoro alle necessità e ai cambiamenti del mercato stesso.

La notizia ha destato scalpore ed è stata divulgata dalla Cnn.

Negli Stati Uniti non è una novità. È già successo a migliaia di dipendenti di altre società di essere licenziati via Skype, Zoom e altre piattaforme simili.

Precedenti indegni che trattano il lavoro e, soprattutto, lavoratrici e lavoratori come numeri. Risorse, insomma, senza umanità da sfruttare per i profitti senza troppe remore.

In Italia una procedura del genere sarebbe illegale: la comunicazione del licenziamento deve necessariamente passare per la forma scritta, eppure alcune avvisaglie ci sono.

Alcune società hanno utilizzato sistemi di messaggistica  istantanea, altre una semplice pec “urbi et orbi”, senza preavviso alcuno.

Va tutto bene, però, ci dicono.

A noi non sembra.

 

Redazione

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