La grande fiera del mondo dei dolci: la produzione italiana al centro

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21.01.2023

La filiera della pasticceria, insieme a quelle della gelateria, panificazione artigiana, caffè e cioccolata, sarà nuovamente protagonista della prossima edizione di SIGEP, la grande Fiera del mondo dolciario che si terrà a Rimini dal 21 al 25 gennaio.

Un evento che anno dopo anno vuole mettere al centro la produzione dolciaria italiana, eccellenza gastronomica del Made in Italy e molto apprezzata non solo dagli italiani, ma anche dai cittadini oltre i confini del nostro Paese e dai turisti stranieri in visita in Italia. Ancor di più in occasione delle festività: se gli italiani non rinunciano a portare in tavola i dolci della tradizione, come pandori, panettoni, uova e cioccolata, sono moltissimi gli stranieri che acquistano i nostri dolci da ricorrenza, di cui siamo anche il primo paese europeo per saldo del commercio estero con delle ottime performance sul piano dell’export. I dieci maggiori mercati in cui esportiamo dolci da ricorrenza Made in Italy sono: Francia (19,8% dell’export totale), Germania (18,0%), Regno Unito (8,6%), Spagna (5,4%), USA (3,7%), Romania (3,6%), Austria (3,5%), Svizzera (3,4%), Polonia (3,1%) e Paesi Bassi (2,6%).

Pasticceria artigianale e gelateria insieme contano più di 17.500 imprese e danno lavoro ad oltre 65mila dipendenti, rappresentando, insieme ai panifici, il 50% della varia e vivace galassia produttiva dell’artigianato alimentare in cui convivono aziende con attività e produzioni diverse.

A livello territoriale la concentrazione maggiore di pasticcerie e gelaterie artigiane è in Lombardia (2.266) seguita poi da Sicilia (1.083), Campania (1.694), Veneto (1.482), EmiliaRomagna (1.408), Piemonte (1.300), Lazio (1.258), Toscana (1.199) e Puglia (1.032). Molto rilevante la presenza dell’imprenditorialità femminile: le imprese guidate da donne rappresentano, infatti, un terzo (33,0%) delle pasticcerie e gelaterie, quota che supera di 10,4 punti percentuali la media del 22,6% del totale economia.

Dopo un forte calo di fatturato nel 2020 (-40%), dovuto alle restrizioni per il Covid-19, il segmento della pasticceria nel 2021 ha recuperato terreno. Tuttavia, nell’ultimo semestre del 2022 ha dovuto affrontare l’incremento dei costi energetici e il forte aumento delle materie prime necessarie alla realizzazione dei dolci (tra cui cereali, farine e lieviti), anche se è stato fatto il possibile per contenere le ricadute sui prezzi praticati alla clientela.

La pasticceria così come tutto il comparto dell’artigianato alimentare è da sempre legato a un’attenta selezione qualitativa delle materie prime e alle capacità professionali degli addetti e può rappresentare una preziosa opportunità di realizzazione professionale per i giovani.

Per ottenere produzioni di qualità non si può prescindere da un lavoro di qualità ed è proprio attraverso la contrattazione che il sindacato si impegna a tutelare e incrementare le tutele normative e salariali delle lavoratrici e dei lavoratori che rappresentiamo.
A dicembre 2021 è stato rinnovato il Ccnl artigianato area alimentazione e panificazione, scaduto il 31 dicembre 2018 che interessa 100mila dipendenti del settore di cui fanno parte anche le pasticcerie, che prevede un incremento economico pari al 4.7% e introduce molte novità dal punto di vista normativo.

Nel rispetto delle scadenze, il sindacato ha già inviato alle controparti (Cna Alimentare, Confartigianato alimentare, Claai e Casartigiani) la piattaforma per il rinnovo del Ccnl, scaduto a dicembre 2022, con l’auspicio di aprire le trattative al più presto.

Ufficio Comunicazione UILA

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