Indennità in arrivo per 21mila lavoratori dello spettacolo
30.08.2023
Per i lavoratori dello spettacolo arriva l’indennità di discontinuità. La misura scatterà dal 1° gennaio 2024 ed è rivolta a sostenere i redditi dei lavoratori autonomi, inclusi i collaboratori, i precari e gli intermittenti.
L’iter previsto dalla Legge Delega per il riordino del settore dello Spettacolo, approvata dal Governo Draghi a luglio 2022, si perfeziona con il D.Lgs annunciato dal Ministro Sangiuliano, per il riconoscimento dell’indennità di discontinuità per le lavoratrici e lavoratori dello spettacolo a partire dal 1° gennaio 2024.
Un provvedimento richiesto fortemente negli ultimi anni dai lavoratori e dalla OO.SS. di categoria, con diverse iniziative, da ultima la protesta a dicembre 2022, per la mancata copertura nella Legge di Bilancio del Governo Meloni.
Il Consiglio dei ministri, nella seduta del 28 agosto 2023, ha approvato in esame preliminare un decreto legislativo volto al riordino e revisione degli ammortizzatori e delle indennità, nonché per l’introduzione di un’indennità di discontinuità in favore dei lavoratori del settore dello spettacolo.
Le nuove norme sono volte a compensare gli effetti negativi subiti dagli operatori del settore, caratterizzato da alti livelli di frammentarietà e discontinuità della posizione reddituale e contributiva dei lavoratori.
Viene, finalmente, riconosciuto il diritto ad una copertura contributiva ed economica per i periodi di non lavoro, considerando che ogni performance artistica è frutto di studio e preparazione continua.
Autonomi, co.co.co. subordinati a tempo determinato: circa 21 mila lavoratori dello spettacolo potranno beneficiare di un’indennità legata alla loro “discontinuità” lavorativa che avrà un valore, in media, di circa 1.500 euro. Lo prevede lo schema del decreto legislativo approvato il 28 agosto in Consiglio dei ministri e rivolto a tutti quei lavoratori che svolgono una attività connessa direttamente con la produzione e la realizzazione di spettacoli o in modo meno diretto rispetto al settore dello spettacolo, come le maschere teatrali o guardarobieri, tutti individuati con decreto interministeriale, del Lavoro e della Cultura. Saranno interessati anche i lavoratori a tempo indeterminato con contratto di lavoro “intermittente”, se non sono titolari di indennità di disponibilità. L’indennità – spiega il Mic – sarà erogata in un’unica soluzione previa domanda presentata dal lavoratore all’INPS ogni anno, pena decadenza e sarà pari al 60% del valore calcolato sulla media delle retribuzioni imponibili relative ai requisiti maturati dal richiedente nell’anno solare precedente.
Secondo alcune stime, il provvedimento potrebbe interessare una platea di beneficiari di circa 20.600 lavoratori, mentre l’indennità ammonterebbe a circa 1.500 euro. L’indennità spetterebbe solo ai cittadini europei – o agli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia – che siano residenti in Italia da almeno un anno e che abbiano un reddito ai fini Irpef non superiore a 25mila euro.
La somma verrebbe corrisposta in un’unica soluzione e non è cumulabile, nell’anno di competenza, con le altre indennità di maternità, malattia, infortunio e disoccupazione involontaria. Si prevede, infine, una disciplina transitoria per i lavoratori che abbiano maturato i requisiti nell’anno 2022 e presentino la domanda entro il 15 dicembre 2023, determinando l’incumulabilità tra l’indennità di discontinuità e l’ALAS. La misura sarà finanziata con il Fondo per il sostegno economico temporaneo – SET, che per il 2023 prevede una dotazione di 100 milioni di euro, 46 per il 2024, 48 milioni per il 2025 e 40 milioni a decorrere dal 2026.
Secondo la Uilcom questo provvedimento è un punto di arrivo storico per un settore caratterizzato dalla precarietà e, appunto, dalla discontinuità dei rapporti di lavoro.
Tuttavia è necessario, per il futuro, elevare lo stanziamento di 100 mln oggi previsto, per garantire l’erogazione di somme dignitose, come il riconoscimento di un numero di giornate pari ad un terzo dei giorni accreditati al Fondo Pensione dello Spettacolo, sia sicuramente un limite che andrebbe rivisto.
Su questi punti continuerà il nostro impegno affinché venga riconosciuta la piena dignità alle lavoratrici ed ai lavoratori dello spettacolo.
Ufficio Comunicazione Uilcom
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di Pierpaolo Bombardieri

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