Il Progetto Polis di Poste Italiane: servono investimenti sul personale per renderlo operativo
03.02.2023
Il 30 gennaio, presso il Centro Congressi La Nuvola di Fuksas a Roma, Poste Italiane ha presentato il progetto “Polis”, l’iniziativa che coinvolgerà 7000 comuni sotto i 15000 abitanti, dove gli Uffici Postali diventeranno una vera e propria “casa dei servizi digitali”, semplificando l’accesso per tutti i cittadini ai servizi della Pubblica Amministrazione. Presenti all’iniziativa istituzioni e sindacati per un progetto che investe 1,2 miliardi di Euro ed è finanziato per 800 milioni con i fondi del piano nazionale per gli investimenti complementari al PNRR e per circa 400 milioni dall’azienda Poste Italiane.
Grazie a questi investimenti Poste Italiane darà un nuovo volto agli Uffici Postali dei piccoli centri per renderli sempre più un punto di riferimento per i cittadini, che con le nuove opzioni potranno richiedere alla sportelleria anche servizi attualmente erogabili solo dalle Pubbliche Amministrazioni. Non più, dunque, solo servizi postali, finanziari, logistici, assicurativi e di telecomunicazione ma anche uno sportello unico per i servizi della PA: passaporto, Patente, Carta identità, Casellario giudiziale, Estratto contributivo, Certificati anagrafici e altro ancora, con un’attenzione preminente all’utilizzo delle ultime tecnologie. I necessari lavori di ristrutturazione e di adeguamento tecnologico degli Uffici Postali sono già partiti e sono stati completati già 40 Uffici Postali. Entro l’anno i lavori di ristrutturazione saranno avviati in 1.500 nuovi uffici.
L’ufficio postale come maison della Pubblica Amministrazione, sull’esempio francese, è un progetto che, come UIL Poste, avevamo proposto fin dal Congresso del 2018, ritenendola un’occasione fondamentale per mantenere e sviluppare il ruolo sociale di Poste Italiane al servizio dei cittadini e allo stesso tempo adeguare l’offerta aziendale ai processi di digitalizzazione in atto. Infatti la digitalizzazione è un’occasione di avanzamento per il Paese, ma al contempo, se non sorretta da iniziative adeguate, rischia in molti casi di dar luogo a processo di automatizzazione eccessiva, con riduzione di posti di lavoro, isolamento delle persone più svantaggiate e perdita di capitale umano in aziende, come Poste Italiane, che hanno nel rapporto con le persone il loro potenziale più grande. Attraverso il progetto Polis e l’interfaccia con i servizi della Pubblica Amministrazione, invece, non solo si aumenta l’offerta di servizi a livello di business ma si offre un servizio importante per la collettività, contribuendo in modo concreto a ridurre le diseguaglianze nella fruizione digitale. Tante, infatti, sono le persone in difficoltà da questo punto di vista, soprattutto anziani e disabili e in particolar modo nei piccoli comuni, dove spesso la rete informatica necessita di adeguamenti e l’Ufficio Postale è un punto di riferimento fondamentale per le persone, anche per combattere isolamento e spopolamento. In questo modo il progetto Polis di Poste Italiane è un’opportunità concreta per unire l’Italia e le comunità di persone; del resto, Poste Italiane, dal cavallo a internet, è sempre stata un riferimento in questo senso e tale deve rimanere, mantenendo il duplice ruolo di azienda sociale e di Mercato.
Sono necessari però alcuni punti di attenzione per la buona riuscita del progetto. Se vogliamo unire l’Italia e sviluppare i piccoli comuni, l’avanzamento dei software e lo sviluppo della rete Internet in località che hanno spesso difficoltà in tal senso è fondamentale e propedeutico, questo però non basta. La differenza che il cittadino ricerca in Poste Italiane sono le persone, il capitale umano è il vero valore aggiunto, perché l’automatizzazione dei processi non sarà mai in grado di rispondere alle esigenze della collettività, soprattutto nei piccoli comuni. Per questo servono adeguate politiche attive e far sì che i posti di lavoro necessari vengano adeguatamente coperti: in tal senso gli investimenti sul lavoro devono essere una priorità, tanto quanto gli investimenti in tecnologia.
Negli Uffici Postali, infatti, c’è bisogno di personale e di attenzione al benessere dei lavoratori per poter efficacemente ampliare l’offerta dei servizi e far sì che questi abbiano cuore e gambe. Solo con le gambe e con il cuore la collettività può essere coinvolta e solo in questo modo Poste Italiane può fare davvero la differenza in un percorso di sviluppo che sappia unire socialità e mercato. Quella dell’attenzione alla quantità del personale e alla loro qualità della vita sarà la nostra priorità nel seguire l’avanzamento del progetto Polis, perché il benessere dei lavoratori crea benessere per i cittadini.
Ufficio Comunicazione UIL POSTE
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