Gli impianti sciistici in Italia

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08.12.2022

Tutto pronto per l’avvio degli impianti sciistici in Italia. In realtà già qualche struttura ha scaldato i motori degli impianti di risalita a fine novembre ma la stagione ufficialmente entra nel vivo da Nord a Sud l’8 dicembre con il ponte dell’Immacolata.

Un settore, quello del turismo invernale di montagna, che offre lavoro a 12mila persone per chi opera solo negli impianti e nelle piste e a circa 120mila addetti se consideriamo anche l’indotto, secondo i dati Anef.

Secondo l’Osservatorio montano Skipass Panorama Turismo curato dalla società di consulenza turistica Jfc, il fatturato totale delle vacanze sulla neve per questa stagione toccherà quota 9 miliardi e 514 milioni di euro, con una crescita di 772 milioni rispetto allo scorso anno.

Una categoria che fa i conti da un lato con le crisi note tra l’aumento dei costi dell’energia, delle materie prime e del carburante, dall’altro con l’aumento del costo degli skipass che si aggira intorno al 10% (a seconda della località) che riduce le opportunità di trascorrere un periodo di svago in alta quota a un numero di famiglie sempre maggiore o in alternativa puntare su mete meno costose.

Anche l’aspetto ambientale con il riscaldamento climatico ad alta quota e la siccità complicano un quadro delicato e complesso con le conseguenze che si ripercuotono sulla gestione degli impianti turistici.

Questo è quanto dimostrato dalla ricerca “Neve diversa 2022” di Legambiente che denuncia proprio la crisi causata ancora oggi dalla pandemia e dalla scarsità di neve.

Tant’è che secondo l’associazione ambientalista valorizzare – anche a livello politico – tutte quelle comunità montane che vivono e creano ricchezza e occupazione senza lo sci sarebbe una valida alternativa ai finanziamenti pubblici per stazioni chiuse o in difficoltà.

Intanto, tra crisi e opportunità di un settore che rinnova la speranza di una ripresa per la prima stagione invernale post Covid, quali sono le destinazioni sciistiche più gettonate per il 2022/2023?

Secondo holidu.it, uno tra i principali motori di ricerca di case e appartamenti per vacanze, le mete più ricercate dai propri utenti sono: Livigno in Lombardia, Roccaraso-Rivisondoli in Abruzzo, Madonna di Campiglio in Trentino-Alto Adige Südtirol, Bormio in Lombardia e le Tre Cime Dolomiti Trentino-Alto Adige Südtirol/Veneto. Qui trovate la classifica completa.

Secondo il magazine online esquire.it, la meta più economica per la stagione in corso è Pinzolo, nell’Alta Val Rendena: skipass e alloggio hanno un costo medio di solo 76 euro a persona. A seguire le località sciistiche amiche del portafogli sono: Val di Fiemme, con un costo di soli 2 euro in più rispetto a Pinzolo, poi il comprensorio sciistico della Via Lattea; il comprensorio del Monterosa; l’impianto di Folgaria; il Passo del Tonale; ovviamente Bormio; la Val di Fassa e il celebre Breuil-Cervinia-Valtournenche. In ultima posizione, tra le mete più economiche, invece c’è Courmayeur.

Per chi vive in Sicilia o ha la possibilità di viaggiare, può sciare sul vulcano attivo più alto d’Europa e con vista mare grazie agli impianti sciistici dell’Etna in provincia di Catania nel comprensorio di Nicolosi o quello di Piano Provenzana-Linguaglossa.

In ultimo, per chi vuole spostarsi in treno, il Frecciarossa Milano-Parigi fa fermata a Bardonecchia, nella città metropolitana di Torino in alta val di Susa con la stazione sciistica a due passi; in Lombardia Trenord ha lanciato i “Treni della neve” con un biglietto integrato verso le stazioni valtellinesi di Aprica e Valmalenco.

In Friuli Venezia-Giulia il biglietto del treno viene rimborsato da Trenitalia se si raggiunge una meta turistica friulana in treno e si prenota un soggiorno.

Anche in Trentino, Alto Adige e Tirolo chi vuole andare a sciare usando il treno grazie alle tratte fornite dai treni, DB-ÖBB EuroCity e Frecciarossa: La Plose, Val Pusteria, Plan de Corones, solo per citarne alcune.

Ufficio Comunicazione UILTUCS

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