Smart cities, mobilità e logistica sostenibili alla prova della Giusta Transizione

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26.10.2022

È ormai noto che le città, ma anche le funzioni di mobilità e di logistica ad esse correlate, rivestano un ruolo di prim’ordine nella sfida della decarbonizzazione.

I grandi centri urbani presenti sul continente europeo, infatti, pur ricoprendo soltanto il 4% del territorio dell’UE, costituiscono di fatto il luogo di abitazione del 75% dei cittadini, consumano ben il 65-70% dell’energia e contribuiscono in misura proporzionale al rilascio delle emissioni climalteranti in atmosfera.

Peraltro, i dati previsionali più recenti mostrano chiaramente una tendenza verso un’ulteriore sostanziale urbanizzazione, fenomeno rispetto al quale vanno adeguatamente pianificate iniziative efficaci di mitigazione e di adattamento alle mutazioni del clima, presupposto imprescindibile per il successo delle politiche climatiche dell’Unione.

In questo contesto, anche il sistema nazionale dei trasporti e della logistica deve ripensare sé stesso, avviando una trasformazione che possa assecondare i mutamenti incessanti della domanda e delle tecnologie, nonché degli scenari geopolitici ed economici. Tale sistema deve accrescere la sua capacità di resistere a eventi imprevedibili, quali crisi sanitarie e possibili conflitti, come ci stanno tristemente dimostrando i fatti degli ultimi anni.

Esso, infine, deve rendersi capace di fronteggiare sfide senza precedenti, connesse ai nuovi obiettivi strategici sia europei che globali: Sostenibilità, riduzione delle diseguaglianze, decarbonizzazione e altro ancora.

Tanto che si parli di urbanistica, quanto di infrastrutture e mobilità, la pianificazione deve essere quindi concepita come un processo in fieri, in grado di adattarsi al mutare dei fattori esterni e di aggiornarsi sulla base di verifiche continue e della consultazione costante di tutti gli attori coinvolti.

Proprio su questi argomenti, il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (Mims) ha recentemente pubblicato due importanti Rapporti: “Le città a impatto climatico zero: strategie e politiche”, è stato curato dalla Struttura per la transizione ecologica della mobilità e delle infrastrutture (Stemi); “Mobilità e logistica sostenibili. Analisi e indirizzi strategici per il futuro” è invece il risultato del lavoro di 40 esperti nelle materie di competenza del Mims, i quali, attraverso il ciclo degli eventi “Moveo”, hanno ascoltato i portatori di interesse, raccolto istanze e contributi di oltre 300 rappresentanti di organizzazioni attive sul territorio nazionale.

Peraltro, l’attenzione della UIL verso queste materie così importanti per il progresso del nostro Paese lungo il percorso della decarbonizzazione e della Just Transition è stata già espressa in altre sedi e, in particolare, nella Piattaforma unitaria “Una Giusta Transizione per il lavoro, il benessere della persona, la giustizia sociale, la salvaguardia del pianeta, per una transizione verde dell’economia” (CGIL, CISL, UIL, dicembre 2020). Si tratta di temi che hanno assunto ancora maggior rilievo alla luce del principio di tutela dell’Ambiente che, proprio all’inizio di quest’anno, è entrato a far parte della nostra Costituzione.

Affinché gli obiettivi della lotta al cambiamento climatico vengano agilmente raggiunti nei tempi prestabiliti – ribadiamo – è perciò fondamentale, anche alla luce delle ingenti risorse stanziate nel PNRR, investire nell’efficientamento energetico e nell’installazione di impianti per lo sfruttamento delle fonti rinnovabili e nell’adeguamento degli edifici, sia pubblici (in particolare scuole e ospedali) che privati.

Occorre poi incentivare la mobilità sostenibile, proprio a partire dai centri urbani, potenziando il trasporto pubblico e rinnovando il parco mezzi con l’introduzione di veicoli elettrici; nonché centrare le politiche urbanistiche sulla rigenerazione urbana, orientandole verso la riqualificazione e il recupero delle periferie e delle aree degradate, in contrasto al consumo di suolo, e investendo in infrastrutture verdi e blu.

La qualità del vivere e il nostro stesso futuro sono collegati anche allo sviluppo edilizio, alla vivibilità delle aree urbanizzate, alle infrastrutture, ai servizi sul territorio, all’ uso degli spazi e alle condizioni di viabilità. Sono assunti che rivestono un grande peso nella tutela del benessere e del lavoro ed è per questo che spetta anche al Sindacato avere parte in causa nella loro difesa e salvaguardia.

Dipartimento Ambiente UIL

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