Flash mob al convegno in Senato. Cartelloni contro la firma di Anaste: “No ai contratti pirata”

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16.03.2023

Blitz e intervento a sorpresa per sensibilizzare sulle politiche scellerate e vergognose messe in atto dalle parti datoriali ai danni degli oltre 500mila lavoratori del settore.

Flash mob dei sindacati dei lavoratori del terzo settore e della sanità privata, oggi al Convegno sul Ddl Anziani promosso da AgesPi, Uneba, Anaste e Aris al Senato. La mobilitazione a sorpresa è stata anticipata dall’intervento di Domenico Proietti, Commissario straordinario della UIL-FPL in rappresentanza di tutte le Organizzazioni Sindacali, che ha spiegato le ragioni della protesta, resa necessaria “per puntare i fari e manifestare il nostro dissenso contro le politiche scellerate e vergognose messe in campo sia dalle controparti datoriali del Terzo Settore che della Sanità privata”. 

Un gruppo di rappresentanti dei lavoratori durante l’iniziativa ha estratto dei cartelloni di protesta sui quali campeggiava la scritta “Stop ai contratti pirata” con una dura condanna all’atteggiamento, in particolare, di Anaste. Questo perché lo scorso 27 dicembre 2022 proprio Anaste si è resa responsabile di una scelta che non ha precedenti nelle relazioni sindacali del nostro Paese. Nel bel mezzo di una trattativa per il rinnovo del contratto di lavoro che andava avanti da tempo, e mentre Fp Cgil, Cisl Fp, Fisascat Cisl, Uil Fpl e UilTucs aspettavano risposte alle proposte sui temi della malattia e degli aumenti contrattuali, Anaste procedeva alla firma del contratto con i sindacati di certo non annoverabili tra quelli maggiormente rappresentativi. Siamo rimasti esterrefatti: una cosa del genere è senza precedenti. 

Un contratto, quello siglato, che sancisce nuovamente come per Anaste la priorità rimane quella di licenziare liberamente, di ridurre i diritti dei lavoratori, di proporre aumenti tabellari inqualificabili che contribuiscono a rafforzare le politiche vergognose di dumping contrattuale. Per tutelare le lavoratrici e i lavoratori ci vediamo costretti ad indire lo stato di agitazione di tutto il personale a cui viene applicato il contratto Anaste. Sul fronte Uneba e AgesPi sono in corso le trattative per il rinnovo contrattuale scaduto da oltre 3 anni, mentre manca da 8 anni il rinnovo contrattuale per le lavoratrici e i lavoratori delle Rsa affiliate ad Aris! Il tempo è scaduto, chiediamo immediatamente i rinnovi contrattuali per centinaia di migliaia di dipendenti che già pagano un’inflazione a 2 cifre e la riduzione progressiva dei loro diritti e delle loro tutele.

Ufficio Comunicazione UILFPL

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