ELEZIONI CSPI: Assegnati alla Uil i seggi nella scuola dell’obbligo e Ata
31.05.2024
Soddisfazione della Segreteria nazionale: è un risultato che non nasce in un giorno. Coerenza, impegno e competenza le qualità vincenti. Rafforzata l’identità di sigla.
Qualcosa è cambiato: ne è passato di tempo dall’ultima competizione elettorale per l’elezione dei rappresentanti sindacali nel Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI 2015) in cui alla Uil Scuola non era stato assegnato nessun seggio. Oggi, i dati elettorali, a scrutinio praticamente quasi ultimato, disegnano nuovi equilibri e un quadro di riferimento nel quale la UIL Scuola Rua gioca un ruolo centrale.
CHE COS’E’ IL CSPI
Il Consiglio superiore della pubblica istruzione è organo di garanzia dell’unitarietà del sistema nazionale dell’istruzione. Ha compiti di supporto tecnico-scientifico per l’esercizio delle funzioni di governo nelle materie di “istruzione universitaria, ordinamenti scolastici, programmi scolastici, organizzazione generale dell’istruzione scolastica e stato giuridico del personale.
L’ANALISI DEL VOTO: LA UIL OTTIENE ANCHE IL SEGGIO PER IL PERSONALE ATA
Il sindacato guidato da Giuseppe D’Aprile ottiene quattro seggi: scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado, personale Ata.
Quello del personale Ata – osserva – è un segnale di fiducia e di condivisione delle scelte operate, a partire dalla posizione assunta in sede contrattuale, la Uil Scuola Rua è l’unico sindacato non firmatario del rinnovo contrattuale 2019-21, parte normativa.
Il dato elettorale, che consegna alla Uil un insieme di 100.000 voti, più del doppio rispetto all’elezione scorsa (46.890), permette di entrare nel parlamentino del MIM con un rappresentante per ogni grado della scuola dell’obbligo.
La Uil Scuola Rua si afferma nelle preferenze del personale Ata, con oltre 32.000 voti (nel 2015 erano 15.379) e risulta primo sindacato in Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Molise, Piemonte, Puglia e Sardegna.
È primo sindacato in Calabria, Campania nel primo e secondo grado; in Sardegna nel primo grado, nella Provincia Autonoma di Trento nel secondo grado; in Campania nella scuola primaria; in Sicilia, Basilicata e Campania nella scuola dell’infanzia.
L’analisi del voto registra oltre 20 mila preferenze nella scuola primaria (a fronte di 9.854 del 2015), più di 15 mila nella scuola secondaria di primo grado (a fronte di 10.434 del 2015).
Sono circa 20.000 le preferenze date ai candidati della secondaria di secondo grado (erano 7.275 nel 2015).
Raddoppiato il risultato nella scuola dell’infanzia con circa 9.000 preferenze (erano 4.578 nel 2015).
Un dettaglio: nella sezione elettorale delle scuole con lingua d’insegnamento slovena, la UIL è il primo sindacato dopo la lista di componente slovena.
Lusinghiero il risultato ottenuto anche in molte province dove, nei diversi ordini di scuola, la UIL si afferma come primo sindacato.
CRESCE L’IDENTITA’ DI SIGLA
L’elemento che più si è sentito già nella trasmissione dei primi risultati del voto, è una netta crescita dell’identità di sigla.
In una elezione con forte caratterizzazione istituzionale, quello che emerge è che di fronte alle rivendicazioni più impegnative è necessario osare per affermare le proprie idee, sforzandosi di guardare oltre e di ipotizzare soluzioni diverse, a tutela di tutta la comunità educante.
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L'Appunto
di Pierpaolo Bombardieri

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