Doppiatori in sciopero: braccia incrociate e microfoni spenti per la terza settimana di protesta
10.03.2023
Continua lo sciopero dei professionisti del doppiaggio, indetto ormai dal 21 febbraio e che, dopo la riunione del 7 marzo delle rappresentanze sindacali, sembra destinato a durare.
È in corso la terza settimana di sciopero per gli attori doppiatori, direttori, assistenti, dialoghisti e adattatori, a cui si sono uniti i tecnici, che hanno incrociato le braccia e spento i microfoni per sostenere la loro battaglia per il rinnovo contrattuale.
Al centro della protesta non c’è solo il rinnovo del contratto nazionale, ma anche l’adeguamento dei salari fermi a 15 anni fa e il cambiamento dei ritmi di produzione che non rispettano la qualità del lavoro e della vita.
L’obiettivo ancora più ambizioso è quello di arrivare a un contratto collettivo nazionale di filiera. Un traguardo che i lavoratori del comparto si sono dati in occasione di una assemblea unitaria che si è tenuta lo scorso 4 marzo al Cinema Aquila di Roma.
Le organizzazioni sindacali lamentano che il contratto del doppiaggio è fermo a 15 anni fa e quello delle troupe addirittura a 24, smentendo anche quanto riportato dall’Anica, l’associazione delle industrie cinematografiche audiovisive e digitali, che sostiene la sottoscrizione nel 2022 del contratto degli stuntman.
In un’assemblea che si è riunita mercoledì 8 marzo, le organizzazioni di settore di Cgil, Cisl e Uil, hanno deciso di proseguire la mobilitazione anche grazie all’aiuto economico, costituendo un fondo, delle associazioni professionali del doppiaggio e della Nuova Imaie per sostenere i lavoratori più deboli dal punto di vista economico.
Federica De Bortoli, voce di molte attrici del grande schermo, dichiara: “Non è la prima volta che il settore vive uno sciopero lungo: nel 2014 arrivammo a 23 giorni e negli anni ‘80 addirittura a sei mesi… Con il rinnovo contrattuale cerchiamo di tutelare questo lavoro dalle pressioni sempre più forti delle major che sembrano non riporre più alcun interesse nella qualità. Il nostro non è solo un discorso economico, è un discorso teso a salvaguardare una eccellenza del nostro paese riconosciuta in tutto il mondo. Smarrire la nostra qualità sarebbe oltremodo delittuoso”.
Lunedì 13 Marzo è stato convocato il tavolo al Ministero della Cultura tra la Sottosegretaria Lucia Borgonzoni e le Organizzazioni sindacali di categoria per analizzare la situazione dell’intero settore cineaudiovisivo e facilitare la ripresa del confronto Negoziale. Il 14 Marzo ci sarà il primo incontro con l’associazione datoriale Anica per la ripresa della trattativa per la categoria del doppiaggio.
Ufficio Comunicazione UILCOM
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