I consumatori hanno diritto alla riparazione. La nuova proposta europea

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01.04.2023

Rendere le riparazioni più facili ed economiche anche oltre il periodo di garanzia: è la proposta della Commissione europea che ha adottato nuove norme che promuovono il diritto alla riparazione dei prodotti elettronici, come smartphone, computer e televisori. L’obiettivo è quello di ampliare i diritti dei consumatori, permettere loro di risparmiare, ridurre i rifiuti elettronici e sostenere gli obiettivi del Green Deal europeo.

Negli ultimi decenni, complice la fine della copertura della garanzia legale, i consumatori hanno preferito sostituire i prodotti non più funzionanti anziché ripararli. Una consuetudine che l’Europa vuole superare proprio con la nuova proposta rendendo più facile ed economica la riparazione dei prodotti. In questo modo, la maggiore domanda di riparazioni stimolerà il settore incentivando produttori e venditori a sviluppare modelli di consumo più sostenibili. 

Nuove misure per promuovere e facilitare il diritto alla riparazione e il riutilizzo

La nuova proposta introdurrà, quindi, un nuovo diritto alla riparazione per i consumatori, sia nell’ambito della garanzia legale sia oltre. 

Nel primo caso, i venditori dovranno offrire la riparazione, a meno che la loro sostituzione non diventi più onerosa. Nel secondo caso, a garanzia scaduta, i consumatori avranno nuovi strumenti per riparare il prodotto in modo economico e facile. 

Si apriranno dunque nuovi scenari. I consumatori avranno il diritto di chiedere ai produttori la riparazione dei prodotti tecnicamente riparabili e, a loro volta, i produttori avranno l’obbligo di informare i consumatori sui prodotti sui quali sono tenuti a fornire la riparazione. La proposta della Commissione Europea punta anche alla realizzazione di una piattaforma online per la riparazione, uno spazio in cui si incroceranno e si metteranno in contatto consumatori con riparatori e venditori di beni soggetti a ricondizionamento presenti nella loro zona e dove si condivideranno ricerche per luogo e norme di qualità. Previsto anche un modulo di informazioni sulla riparazione, da richiedere al riparatore, per garantire la trasparenza delle condizioni e del prezzo di riparazione per offrire al consumatore un confronto. Infine, sarà elaborata una norma di qualità europea per i servizi di riparazione per individuare chi si impegnerà a offrire riparazioni di qualità superiore. 

Prima che i consumatori facciano leva sul loro “diritto alla riparazione”, per prodotti ancora tecnicamente riparabili ai sensi del diritto comunitario, la proposta dovrà avere l’ok del Parlamento e del Consiglio europeo. 

Rigenerare per aiutare il Pianeta

Si stima che ogni anno, nell’Unione Europea, si generino 35 milioni di tonnellate di rifiuti, 30 milioni di tonnellate di risorse e 261 milioni di tonnellate di emissioni di gas a effetto serra. I prodotti che scegliamo di buttare spesso sono ancora funzionanti e potrebbero essere riparati e non gettati prematuramente. La possibilità di “rigenerare” un prodotto, attraverso la sua riparazione, non sono consentirebbe 4,8 miliardi di euro in termini di crescita e investimenti in Europa, ma contribuirebbe a limitare gli effetti dei cambiamenti climatici, aiutare il Pianeta, a ripristinare vecchi mestieri, come quello del “riparatore”, a responsabilizzare le persone verso un uso e un consumo più sostenibile dei prodotti. 

Ufficio stampa Adoc

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