Digital gender gap. Donne penalizzate nelle carriere digitali

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03.05.2022

È il “Women in Digital Scoreboard 2021” a fare il punto sul digital gender gap. Le donne, nelle carriere digitali, sono sfavorite rispetto agli uomini.

Nell’ambito delle professioni digitali, le donne si trovano in difficoltà: in Italia, in rosa solo il 16% della forza lavoro. Un divario che si può provare a spiegare secondo diverse chiavi di lettura. Tutte, però, si arrendono davanti alla realtà raccontata dai numeri. Il nostro Paese è nella parte più bassa della classifica europea in merito all’argomento, davanti solo alla Polonia, all’Ungheria, a Malta e alla Repubblica Ceca. Alle vette della classifica ci sono Bulgaria, Grecia e Romania.

Lauree STEM e professioni ICT

Il quadro di valutazione messo in atto per valutare l’inclusione delle donne nei lavori, nelle carriere e nell’imprenditorialità digitali, ha messo in evidenza come le donne laureate in materie scientifiche (STEM), in Italia, rappresentino circa un terzo dei laureati in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica.

Forse a causa di un retaggio culturale o di orientamenti ancora squilibrati nell’ambito scientifico, le donne continuano a propendere per le materie umanistiche.

Solo il 19% degli specialisti ICT è donna e, sempre secondo il Women Digital Scoreboard 2021, un uomo, a parità di mansione, guadagna il 16% in più.

Il divario di genere nelle competenze digitali specialistiche, insomma, resta sempre forte, nonostante gli obiettivi comunitari e l’alta sensibilizzazione che in tutti i Paesi europei si sta tentando di portare avanti.

Competenze digitali

Sulle competenze digitali il divario è, fortunatamente, inferiore. Le donne, a livello base, stanno colmando il cosiddetto gender digital gap che le vedeva in difficoltà rispetto agli uomini nell’utilizzo quotidiano di strumenti e applicazioni digitali come la navigazione su web, utilizzo di software e app.

Colmare questo gap è importante: l’esclusione o la scarsa inclusione nel digitale delle donne ha un impatto negativo sulle economie e sugli equilibri sociali.

Abbiamo già affrontato il tema del digital divide come elemento, forte, di disuguaglianza. Allargare al mondo femminile le opportunità di digitalizzazione, non solo di base e per gli usi quotidiani, ma anche nello studio, nella formazione accademica e nelle professioni è un’occasione reale di sviluppo economico. Anche questa, insomma, una strada da percorrere per la crescita del benessere sociale ed economico di un Paese.

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