Decreto Flussi: un sistema gravemente insufficiente

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05.05.2025

La UIL ha recentemente prodotto un’analisi sui Decreti Flussi 2023–2025, basata sui dati del Ministero del Lavoro.

I risultati dello studio, inviati alla Direzione Generale Immigrazione del Ministero del Lavoro, descrivono un sistema gravemente inefficiente. A fronte di circa 600.000 domande presentate nel 2024, sono stati firmati appena 5.161 contratti, meno dell’1%.

Un sistema che, anziché facilitare l’ingresso regolare nel mercato del lavoro, alimenta esclusione e inefficienza.

L’adozione del click day come unico meccanismo di accesso ha creato una competizione opaca e iniqua, premiando soggetti attrezzati digitalmente e reti speculative. Ne sono penalizzati soprattutto famiglie, agricoltori e piccoli datori di lavoro.

Emblematico è il caso della Campania, che nel 2024 ha presentato circa 16.000 domande, più del doppio rispetto al 2023, pur con un’incidenza reale minima nei settori interessati.

La UIL denuncia l’esistenza di una rete di intermediari speculativi, che gonfia artificialmente le domande senza reale finalità occupazionale.

Situazione critica anche nel comparto dell’assistenza familiare e sociosanitaria. A fronte di un fabbisogno stimato di 60.000 lavoratori nel triennio, le quote sono state meno della metà. Nel 2024 solo l’8% dei nulla osta ha portato a un contratto di lavoro. Inoltre, le domande presentate da donne sono solo il 21,7%, a fronte di un settore composto per l’87% da lavoratrici.

Un altro nodo cruciale è rappresentato dai consolati italiani all’estero, oggi il principale collo di bottiglia del sistema. Anche in presenza di un nulla osta valido, ottenere un appuntamento per il rilascio del visto d’ingresso è spesso un’impresa quasi impossibile, con attese che si protraggono per mesi, se non anni. La carenza di personale, la disomogeneità dei criteri tra le sedi e l’assenza di sistemi digitalizzati aggravano la situazione. Di fatto, decine di migliaia di nulla osta non si traducono in ingressi regolari per colpa dell’inefficienza consolare. La UIL chiede un intervento straordinario di rafforzamento della rete diplomatica, con personale dedicato, procedure standardizzate e trasparenza nei sistemi di prenotazione.

Pur apprezzando alcune misure correttive introdotte dal Governo, come il limite alle domande multiple, la UIL ritiene che l’impianto attuale dei Decreti Flussi sia ormai superato e inefficace. È lecito chiedersi quale sia il senso di mantenere in vita un sistema tanto oneroso in termini di risorse umane e organizzative, se poi è in grado di produrre appena l’1% di risultati concreti. Serve una svolta netta: un modello nuovo, fondato su canali di ingresso più flessibili e differenziati, procedure digitali semplificate, e un intervento deciso per regolarizzare i tanti lavoratori oggi intrappolati nell’irregolarità.

Solo così si potrà garantire un governo dei flussi migratori realmente efficace, capace di rispondere ai bisogni del Paese, tutelare i diritti dei lavoratori e ripristinare legalità e trasparenza nel mercato del lavoro.

Servizio Stato Sociale, Politiche Economiche e Fiscali, Immigrazione

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