Dal primo luglio la Spagna detiene la presidenza del Consiglio dell’Unione Europea
26.07.2023
Dal 1° luglio sino al 31 dicembre 2023 la Spagna detiene per la quinta volta la presidenza del Consiglio dell’Unione europea con il motto “L’Europa, più vicina” che vuole evidenziare un rinnovato spirito di prossimità umana, politica ed istituzionale dell’UE verso i cittadini.
Ad inizio presidenza il primo atto simbolico del presidente del governo spagnolo Pedro Sánchez è stato l’incontro in Ucraina con il presidente Volodymyr Zelenskyy. Nel corso del semestre spagnolo il processo di adesione dell’Ucraina all’UE, iniziato nel giugno 2022 con la concessione di status di paese candidato, vedrà importanti tappe come la relazione che la Commissione europea presenterà in ottobre circa i progressi compiuti da Kiev.
La presidenza del Consiglio dell’Unione europea
La presidenza è detenuta a rotazione da uno Stato membro ogni sei mesi durante i quali contribuisce a garantire la continuità dei lavori dell’Unione presiedendo le riunioni a tutti i livelli nell’ambito del Consiglio. Gli Stati collaborano a gruppi di tre, i cosiddetti “trio”, che elaborano obiettivi a lungo termine e stabiliscono un programma comune nel periodo di 18 mesi. La Spagna inizia l’attuale trio formato da Belgio e Ungheria.
Nel corso della presentazione delle priorità politiche della presidenza spagnola lo scorso giugno, Sánchez si è così espresso: “[…] Il nostro paese assume la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea con umiltà e gratitudine, ma anche con ambizione, determinato a utilizzare questo strumento per migliorare la vita dei cittadini”.
Ambizioni sulle quali pesa la spada di Damocle delle elezioni anticipate che si terranno in Spagna il 23 luglio e che rischiano di creare difficoltà politiche anche a Bruxelles nel caso vi fosse un cambio di leadership a livello nazionale con l’indebolimento o la sconfitta del partito socialista.
Le priorità della Spagna
Queste le priorità individuate dalla Spagna per il prossimo semestre:
- reindustrializzare l’UE e garantire la sua autonomia strategica aperta: favorire lo sviluppo di industrie e tecnologie strategiche in/per l’Europa (ad es. semiconduttori, batterie al litio, ecc.), rafforzando e diversificando al contempo le relazioni commerciali (America Latina in particolare) e le catene di approvvigionamento globali;
- portare avanti la transizione verde e l’adattamento ambientale: al centro la riforma del mercato elettrico e la diffusione delle energie rinnovabili, oltre alla riduzione dei prezzi dell’elettricità e al miglioramento della stabilità del sistema;
- promuovere una maggiore giustizia sociale ed economica: progressi nel raggiungimento degli obiettivi fissati dal piano d’azione del Pilastro europei dei diritti sociali; completamento dell’Unione europea della salute; riforma della governance economica con regole fiscali più giuste e lotta all’evasione, che ogni anno sottrae 1,5% di PIL all’UE; revisione del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) 2021-2027 per la riforma delle regole fiscali e il superamento dell’austerità;
- rafforzare l’unità europea: maggiore approfondimento del mercato interno, completamento dell’unione bancaria e dei mercati dei capitali; il consolidamento e la resa strutturale di strumenti quali il fondo Next Generation EU; sostegno all’Ucraina durante la guerra e in vista della futura ricostruzione.
Tra i dossier più importanti che verranno sviluppati dalla presidenza spagnola, tra i quali anche alcuni importanti relativi alle politiche sociali e con ricadute occupazionali, vi sono:
- la revisione del mercato elettrico;
- un primo tentativo di regolamentare l’intelligenza artificiale (Ai Act) definendo il concetto di rischio applicato a diversi ambiti d’utilizzo;
- connessa a quest’ultimo disegno di legge vi è la proposta di Direttiva relativa al miglioramento delle condizioni di lavoro mediante piattaforme digitali (a giugno il Consiglio ha adottato la sua posizione in attesa delle negoziazioni con il Parlamento europeo);
- l’attesa riforma della governance economica compresa la modifica delle regole fiscali comunitarie;
- in accordo l’art. 154 dei Trattati e coerentemente con il programma di lavoro 2023, la Commissione ha avviato pochi giorni fa la prima fase di consultazione delle parti sociali sul rafforzamento del Quadro di qualità per i Tirocini attraverso una Direttiva così come auspicato dalla relativa Risoluzione della Confederazione europea dei sindacati (CES).
Dipartimento Internazionale UIL
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