Consumatori protagonisti della transizione energetica

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15.03.2023

Oggi è la giornata Mondiale dei Diritti dei Consumatori.

Consumo consapevole, sostenibile, responsabile. È una pratica ormai consolidata nelle abitudini di acquisto delle persone. Il consumatore di oggi non è più un soggetto passivo del mercato, un bersaglio fermo della società del consumismo. Ha cambiato forma, si è evoluto. Ha svestito i panni del cliente isolato, alienato e vessato da messaggi promozionali e unidirezionali da parte delle aziende. Il consumatore postmoderno non compete più nella gara degli acquisti di pancia per rafforzare la propria visibilità e il proprio status agli occhi degli altri. È la società stessa che è cambiata, non si vive più per il consumo, non si trasforma più tutto in merce. Oggi il consumatore è molto più informato e consapevole rispetto al passato, è protagonista delle proprie scelte di consumo.

In questa nuova era, un tempo utopica, è necessario quindi intercettare nuovi diritti e differenti esigenze del consumatore. Il ruolo attivo del consumatore lo ha spinto a organizzarsi per tutelare i propri interessi e difendersi da pubblicità indiscriminata, truffe, speculazioni e per esercitare un controllo sulla qualità e sui prezzi di prodotti e servizi. 

È per questo che, nella Giornata Mondiale dei Diritti dei Consumatori, che si celebra ogni anno il 15 marzo, l’Adoc rafforza il proprio impegno nel sostenere lo sviluppo e la diffusione della cultura del consumo critico, nel promuovere maggiore consapevolezza e avvicinarsi alle persone per informare, orientare e tutelare. In Italia non si può che non partire dalla necessità condivisa di riformare e innovare la Legge, ormai datata, del Codice del Consumo. 

Comprendere le nuove generazioni di acquirenti è una sfida che l’Associazione di difesa e Orientamento dei Consumatori coglie, mettendo in primo piano i diritti di chi rivendica un ruolo attivo e la difesa di chi è più vulnerabile. I consumatori consapevoli e responsabili danno un peso determinante all’impatto sociale e ambientale del ciclo di vita del prodotto o del servizio acquistato. Prestano maggiore attenzione ai diritti delle donne, dei più vulnerabili, dei diritti dei lavoratori. Un prodotto contraffatto è un regalo a chi sfrutta e, spesso, è anche un prodotto qualitativamente scadente che alimenta la corruzione e la malavita. In quest’ottica la transizione energetica diventa centrale.

La giornata mondiale dei diritti dei consumatori quest’anno è dedicata alla transizione energetica, un passaggio che ci dovrebbe portare a una riduzione delle emissioni di gas serra almeno del 55% entro il 2030 e a raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. La strada delle energie pulite e rinnovabili è ancora lunga, ma è necessario accelerare il passo per abbandonare le fonti fossili, evitare le sempre più frequenti catastrofi naturali che hanno effetti disastrosi per il Pianeta. Il cambiamento climatico ci sta travolgendo e il nostro Paese è in notevole ritardo. Siamo indietro nello sviluppo di investimenti e di infrastrutture energetiche sostenibili. È necessario fare uno scatto repentino e lavorare urgentemente ai piani sulla transizione verde per rispondere all’emergenza climatica e ridurre la dipendenza del nostro Paese dall’estero. Da questo punto di vista, le comunità energetiche rinnovabili (Cer) sembrano costituire una delle soluzioni più innovative per la transizione verso un sistema energetico più sostenibile. Si tratta di comunità vere e proprie, come cittadini e condomini, che condividendo risorse prodotte da fonti pulite, come il solare o l’eolico, si dotano di impianti condivisi di autoconsumo, decentralizzando la produzione e la distribuzione di elettricità e aumentando l’efficienza del sistema. In questo modo, unendosi in comunità si producono rinnovabili, si riducono i costi e si massimizzano i benefici per l’intera collettività. Indispensabile, a questo proposito, eliminare lacci e lacciuoli della norma e la troppa burocrazia, e dare un ruolo attivo delle comunità locali a partire da un protagonismo degli enti locali.

Per garantire il passaggio verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile, che assicuri un futuro socialmente giusto e risponda alle sfide su cui la crisi ci sta sottoponendo, è necessario un cambio di paradigma. È un cambiamento epocale in cui le associazioni dei consumatori vengono chiamate in causa e assumono un ruolo fondamentale per accompagnare e orientare i consumatori in un mercato in rapida evoluzione perché, anche in questo contesto, i consumatori siano protagonisti attivi. 

Ufficio stampa Adoc Nazionale

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