Consigli di lettura: Conoscere meglio il mondo del lavoro
23.12.2021
In vista della vacanze natalizie, vi diamo dei consigli di lettura divertenti, riflessivi o indignati sul mondo del lavoro: per conoscere, confrontare o ritrovare il mondo lavorativo che si vive o si osserva ogni giorno.
Per ridere:
Il mondo deve sapere. Romanzo tragicomico di una telefonista precaria, Michela Murgia
Nel gennaio 2006 Michela Murgia viene assunta nel call center della multinazionale americana Kirby, produttrice del “mostro”, l’oggetto di culto e devozione di una squadra di centinaia di telefoniste e venditori, “brevettato dalla NASA”. Michela durante il lavoro scrive un Blog sui raggiri psicologici, i castighi aziendali, gli inquietanti metodi motivazionali, dando vita alla grottesca rappresentazione di un modello lavorativo purtroppo diffuso. Un racconto sul precariato, che fa arrabbiare, ma anche ridere.
Per riflettere:
Ci salveremo. Appunti per una riscossa civica, Ferruccio de Bortoli
Ci salveremo? O l’Italia rischia di precipitare in una nuova crisi finanziaria, nel baratro della recessione? Rispondendo a queste domande, Ferruccio de Bortoli ci parla dei costi della deriva populista che stiamo vivendo e mette in luce le colpe e le ambiguità delle élite, della classe dirigente, dei media. Eppure il Paese è migliore dell’immagine che proietta: ha un grande capitale sociale, un volontariato diffuso, tantissime eccellenze. Questo libro è anche un viaggio nelle virtù, spesso nascoste, dell’italia, perché una riscossa è possibile, ma dipende da ognuno di noi. Il futuro va conquistato, non temuto, e non dobbiamo mai perdere la memoria degli anni in cui eravamo più poveri e senza democrazia. Solo così ci salveremo. Nonostante tutto.
Per documentarsi:
Italian job. Viaggio nel cuore nero del mercato del lavoro italiano, Maurizio Di Fazio
Racconto di un Paese che lavora anche il doppio o il triplo di prima per non perdere un posto non più fisso, e dove sono evaporate in un batter di ciglia tutele e garanzie che si pensavano acquisite per sempre. Dai piloti degli aerei low cost sull’orlo di una crisi di nervi, allo sfruttamento nei centri commerciali, negli ospedali, nei call center; dalle corse matte in magazzino, in motorino o in auto per non inficiare i ritmi forsennati imposti da pistole-scanner e misteriosissimi algoritmi, da nuove forme di caporalato, demansionamento, mobbing. Siamo di fronte a un nuovo schiavismo?
Buona lettura e buon Natale!
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