Buonomo: “Milleproroghe mostra limiti di testo eterogeneo e contraddittorio”

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22.02.2024

Ancora una volta, il Decreto milleproroghe, convertito ieri in legge, mostra tutti i limiti di un testo eterogeneo e contraddittorio nei suoi principi di riferimento.

Con questo provvedimento, ad esempio, il Governo ha fatto passare l’idea che i medici possano lavorare sino a 72 anni, prevedendo la possibilità di richiamare in servizio professionisti che, nel resto d’Europa, sarebbero già in pensione, piuttosto che assumere stabilmente giovani medici.

Sul fronte squisitamente fiscale, poi, si prorogano i condoni introdotti a partire dal 2023, tra cui la rottamazione quater, estendendo anche la possibilità di usufruire del ravvedimento speciale.

Al contempo, in evidente contraddizione rispetto ai principi della delega fiscale e alle sue stesse scelte fatte in Legge di bilancio, il Governo introduce nel decreto l’esenzione e/o il dimezzamento dell’Irpef agricola per redditi inferiori a 15.000 euro. Una risposta, questa, emersa sull’onda di una protesta, che non risolve i problemi del comparto agricolo e del consumatore finale e ottiene il risultato esclusivo di complicare ulteriormente il sistema fiscale.

Insomma, ancora una volta, piuttosto che adottare riforme complessive e strutturali sul fronte previdenziale e fiscale, si ragiona solo sulla base delle emergenze, consolidando limiti e contraddizioni che finiscono per aggravare i problemi del Paese.

Roma, 22 febbraio 2024

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