Buonomo: “La riforma del Patto di stabilità è un’occasione sprecata”
05.01.2024
La riforma del Patto di stabilità e crescita è un’occasione sprecata per l’Unione europea. Le nuove regole concordate in sede EcoFin lo scorso 20 dicembre rimettono al centro della governance economica la riduzione del debito e del deficit pubblico, attraverso procedure più rigorose delle precedenti. L’ austerità ha avuto la meglio sull’evidente necessità di aumentare gli investimenti pubblici in settori fondamentali come sanità, infrastrutture, istruzione e sicurezza sociale, rinnegando le buone pratiche instaurate a livello europeo con il NextGenerationEU e SURE.
Il “nuovo Patto di stabilità e crescita” non entrerà in vigore senza un accordo tra il Parlamento Europeo e il Consiglio e comunque non prima del 2025. Tuttavia, la Legge di Bilancio varata dall’attuale Governo va già nella direzione di tagliare i necessari investimenti strutturali, per adattarsi alle nuove regole e per rispettare quelle attuali. Va ricordato, infatti, che la clausola di salvaguardia del Patto di stabilità e crescita, attivata nel 2020 per rispondere alla crisi pandemica, è scaduta proprio con l’inizio del 2024 e quindi le vecchie regole sono tornate in forza. Entro la fine di gennaio il Parlamento europeo e il Consiglio dovranno decidere il nuovo pacchetto di regole fiscali. La Uil continua a rivendicare con forza la necessità di scelte economiche e politiche diverse da quelle che si stanno facendo in Europa. Serve una riforma più incisiva, in grado di affrontare la transizione tecnologica e climatica, senza pesare sulle spalle delle lavoratrici, dei lavoratori e dei cittadini più deboli, e che abbia come obiettivo principale quello di costruire l’Europa sociale e solidale.
Roma, 5 gennaio 202
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