Buonomo e Longobardi: “Blocco anticipo Inps Tfr pubblico impiego, ennesima beffa”

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08.05.2024

Il blocco dell’anticipo Inps dell’erogazione del Tfr e del Tfs, a partire dal 25 aprile, è l’ennesima beffa per i lavoratori pubblici e conferma che lo Stato è, oggi, il peggior datore di lavoro in Italia.

Nell’immobilismo del Governo e di quelli precedenti, anche questa possibilità per ricevere il Tfr/ Tfs in tempi normali, in linea con quelli del settore privato, viene negata.

Una possibilità, quella di richiedere un prestito bancario, peraltro, estremamente penalizzante e ingiusta: tra tasso di interesse e commissioni, il lavoratore deve pagare in media oltre 2000€ di tasca propria, senza considerare la riduzione del potere d’acquisto che tale somma accumulata subisce, a causa dell’inflazione.

A quasi un anno dalla sentenza n.130/2023 della Corte costituzionale, con la quale è stato dichiarato illegittimo il ritardo nel conferimento del Tfr/ Tfs – che va da un minimo di 2 anni fino a 7 anni quando si accede al pensionamento anticipato – è vergognoso il protrarsi del silenzio assordante della politica e delle istituzioni.

La Uil e la Uil Fpl hanno stimato che a partire dal 2011 sono stati oltre 1 milione e 600mila i lavoratori danneggiati dalla misura. Non è soltanto un diritto negato, ma anche un’opportunità persa per stimolare l’economia. Deve passare il messaggio che il Tfr/ Tfs non è un regalo dello Stato, ma salario differito per il quale si è faticato una vita intera.

Per la Uil e la Uil Fpl questo è un vulnus che va sanato immediatamente, per ridare dignità e diritti a tutti quei lavoratori e a tutte quelle lavoratrici che si trovano in una situazione non più accettabile.

Roma, 8 maggio 2024

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