Bombardieri: “Inaccettabili i rinnovi contrattuali nel pubblico impiego solo al 5%”

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26.02.2025

“In questi anni il potere di acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori del pubblico impiego e della sanità, così come quello di tanti altri, si è ridotto di circa il 16%, ma il rinnovo contrattuale proposto gliene fa recuperare solo il 5%. Eppure, il governo ha già stanziato, per il 2025, risorse per un’ulteriore 2% che, però, sono state congelate: perché non vengono utilizzate, subito, per un rinnovo più sostanzioso? È incredibile e inaccettabile”.
È quanto ha dichiarato il Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, in occasione del convegno organizzato, a Verona, dalla UilFpl, la categoria della sanità e degli enti locali, in vista delle elezioni per il rinnovo delle Rsu, che si svolgeranno nel prossimo mese di aprile.
“Non solo – ha proseguito Bombardieri – si parla spesso di produttività e di competitività persino per le strutture pubbliche e sanitarie e, poi, però, si blocca anche la contrattazione decentrata che è lo strumento che può aiutare a migliorare la funzionalità dei servizi. I lavoratori del sistema pubblico – ha concluso il Segretario della Uil – chiedono coerenza, rispetto della dignità e di poter vivere in modo dignitoso e sereno il proprio lavoro”.

Rispondendo, poi, ad alcune domande, a margine dell’evento, Bombardieri ha parlato anche delle crisi industriali che investono non solo il Nord Est, ma tutto il nostro Paese. “Mancano scelte di fondo di politica industriale: non sono stati individuati gli asset strategici del nostro Paese. Peraltro – ha sottolineato il leader della Uil – molte aziende chiudono o si delocalizzano perché, in Italia, l’energia costa troppo, il doppio o il triplo rispetto ad altri Paesi. Su questo punto, però, il governo è latitante. Si parla di un decreto sulle bollette, ma servono interventi strutturali per ridurre il costo dell’energia per le famiglie e per le imprese. Infine – ha ribadito Bombardieri – quando si danno contributi alle aziende bisognerebbe condizionarli al rispetto di alcuni principi: non ci devono essere licenziamenti né delocalizzazioni e ci deve essere l’applicazione dei contratti e delle norme sulla sicurezza. Tutto ciò – ha concluso Bombardieri – andrebbe attuato, congiuntamente a una battaglia, in Europa, per una transizione tecnologica e climatica che avvenga senza traumi sociali”.

Roma, 26 febbraio 2025

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