Bombardieri e Veronese: “Emergenza alte temperature, la montagna partorisce topolino”

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25.07.2023

Nessuna risposta sulla nostra richiesta di emettere un decreto specifico che disponga l’obbligo di interrompere le attività lavorative quando vengono superati i 32 gradi centigradi, ovviamente, nel caso in cui non venissero realizzati specifici accordi di rimodulazione orari o riorganizzazione del lavoro, per gestire le situazioni di emergenza caldo.

Bene che la cassa per l’edilizia stia fuori dai contatori. Bene la Cisoa ad ore per i tempi indeterminati in agricoltura, ma serve una copertura anche per gli stagionali che ne sono esclusi. Inoltre, anche partite iva, collaboratori, lavoratori a chiamata , autonomi e rider vanno protetti, sia per la salute sia per il reddito.

La app WORKLIMATE, utilissima per la prevenzione, secondo noi, deve essere applicata obbligatoriamente.

Dalla discussione su un Protocollo per le alte temperature siamo finiti a parlare di un Protocollo quadro sui cambiamenti climatici da declinare, poi, nei vari settori, chiesto dalle Associazioni datoriali per evitare di veder individuate responsabilità e obblighi di azione ben definiti. Ma l’urgenza di proteggere la vita delle lavoratrici e dei lavoratori la sentiamo solo noi?

Complessivamente, a valle dell’incontro, ci riteniamo insoddisfatti, poiché l’urgenza della situazione climatica critica richiederebbe azioni immediate che, al momento, ancora non vediamo.

Questo ci fa perdere tempo e non coglie l’urgenza del momento.

Ci attiveremo, comunque, con tutte le nostre strutture per monitorare la situazione in ogni luogo di lavoro per la tutela di tutte le persone lavoratrici.

Roma, 25 luglio 2023

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