Biondo: “Povertà educativa connessa a quella economica è fenomeno più preoccupante”

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17.10.2024

“La povertà non è solo una questione economica, ma un fenomeno complesso che coinvolge salute, istruzione, accesso alle risorse e il rispetto dei diritti umani fondamentali. In Italia, quasi 6 milioni di persone vivono in condizioni di povertà, di cui 1,3 milioni sono minori. Ecco perché, in occasione di questa giornata, vogliamo richiamare l’attenzione su una delle manifestazioni più preoccupanti, e spesso meno visibili, di questo problema: la povertà educativa”.

È quanto ha dichiarato il segretario confederale della Uil, Santo Biondo, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della povertà.

“Questo fenomeno è strettamente connesso alla povertà economica. Secondo l’Ocse, in Italia sono necessarie ben cinque generazioni, circa 150 anni, per poter superare la condizione di reddito basso e raggiungere un reddito medio. La povertà educativa – ha sottolineato Biondo – non solo limita il potenziale di ogni singola persona, ma ha anche ripercussioni profonde sull’intera società, minando il tessuto economico e sociale di ogni Paese, compromettendo il futuro delle nuove generazioni”.

“Contrastare la povertà educativa è fondamentale per garantire un domani più giusto e inclusivo. Investire nell’educazione significa investire nel futuro, offrendo a ogni bambina e bambino la possibilità di sviluppare appieno le proprie capacità e contribuire attivamente alla società. Le politiche per l’infanzia – ha concluso Biondo – rappresentano un vero e proprio volano e un pilastro strategico per lo sviluppo e la sostenibilità della società nel suo complesso. Pertanto, oggi più che mai, è necessario un impegno collettivo per contrastare fortemente la povertà e le sue molteplici facce”.

Roma, 17 ottobre 2024

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