Biondo: “I dati Svimez rafforzano le ragioni della mobilitazione di Cgil e Uil”

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28.11.2024

L’ultimo rapporto SVIMEZ 2024 rafforza le ragioni della mobilitazione indetta da Cgil e Uil. In particolare, da quel ponderoso studio emergono alcuni dati che è bene rimarcare. Nel 2023, il Pil del Sud è cresciuto appena dello 0,4%, contro l’1,3% del Nord, mentre gli investimenti pubblici pro capite sono stati di soli 2.500 euro, a fronte dei 4.100 euro delle regioni settentrionali. Queste disparità – ha proseguito il segretario confederale Uil, Santo Biondo – hanno un impatto negativo sul tessuto economico e sociale del Mezzogiorno, dove, non a caso, il tasso di occupazione è fermo al 45,6%, il 20% in meno rispetto al Nord. Ancor più critici i dati sulla sanità: la spesa pro capite del Sud è di 1.800 euro, contro i 2.500 euro del Nord, con pesanti disuguaglianze nell’accesso alle cure. Sono numeri – ha sottolineato il segretario della Uil – che provano la mancanza di politiche industriali e investimenti nel welfare, lacune aggravate dai ritardi e dalle incertezze nell’attuazione del Pnrr. Occorre investire per modernizzare le strutture sanitarie, ridurre le liste d’attesa e integrare sanità e welfare, attraverso, ad esempio, case e ospedali di comunità e un consistente aumento del personale. Infine – ha concluso Biondo – per rilanciare il Sud, è cruciale potenziare le infrastrutture logistiche, incentivare l’innovazione tecnologica e sostenere le Zes per rendere il Mezzogiorno competitivo sui mercati globali. L’attuale legge di bilancio rischia di compromettere queste opportunità, non valorizzando il ruolo strategico del Sud nel Mediterraneo. Una ragione in più per scendere in piazza e chiedere di cambiare una manovra economica ingiusta e sbagliata”.

Roma, 28 novembre 2024

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