A cosa serve la filosofia?
24.03.2022
A cosa serve la filosofia? E’ questa una delle domande più frequenti, insieme con quella sull’importanza dello studio del latino, che si sente quando si parla di filosofia.
Non neghiamo che nell’immaginario collettivo il filosofo si rappresenta come colui o colei che ha la testa tra le nuvole e parla in modo nebuloso del nulla. Allora perché si dovrebbe attivare questo insegnamento negli Istituti professionali o tecnici o addirittura negli ordini inferiori del sistema scolastico italiano? Perché la filosofia dovrebbe entrare a far parte del normale curricolo di istruzione di ogni studente sia dell’obbligo scolastico sia dell’università? Perché studiare solo la storia della filosofia e non anche la filosofia?
Le risposte arrivano ascoltando una giovane preparatissima filosofa- scrittrice, Ilaria Gaspari nella conferenza “Perché le nuove imprese hanno bisogno di filosofi”, tenuta all’Università “La Sapienza” di Roma, nell’ambito del “Laboratorio sui processi e la cultura d’impresa” del prof. Renato Fontana. Con pochi passaggi chiave palesa l’importanza della filosofia e dei suoi nuclei fondanti per ognuno di noi, per chi è nel mondo del lavoro, per la società. Con due aneddoti su Talete porta in evidenza come il pensiero filosofico abitui a vedere la realtà con sfaccettature diverse, alla ricerca dei perché delle cose o dei fatti, a scoprire soluzioni diverse ai problemi.
Di questo se ne sono accorte molte imprese che hanno assunto, a livello manageriale, laureati in Lettere, in Filosofia. Perché?
Il nodo è tutto lì: la filosofia apre la mente al pensiero creativo e divergente, spinge alla ricerca di risposte non scontante e contingenti, analizza la realtà con uno sguardo al futuro, supera l’apparente oggettività delle cose.
E allora come Talete di Aristotele, che osserva la natura e prevede una buona annata per le olive, investendo, così nei frantoi, il moderno manager osserva “filosoficamente” la società che lo circonda e cerca di individuare quegli indizi utili per comprendere, prevedere l’andamento economico e sociale. La filosofia è la “madre” di tutte le scienze, da lei discendono ramificandosi le altre discipline e oggi occorre riconoscere il suo ruolo. Nell’economia globalizzata, variata, multi sfaccettata è basilare avere occhi attenti e idonee categorie interpretative per provare a ipotizzare eventuali sviluppi: la filosofia può essere una possibile risposta.
Di Patrizia Cucchi
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