Studio Adoc sulle controtendenze nel turismo in Italia: sempre più viaggiatori scelgono viaggi green
15.07.2024
Il turismo in Italia ha storicamente seguito un modello di concentrazione su alcune mete iconiche, come le grandi città d’arte (Roma, Firenze, Venezia), le località balneari più famose (Costiera Amalfitana, Riviera Romagnola), regioni particolarmente amate per il loro paesaggio e la loro cultura (Toscana, Sicilia, Puglia) e l’estero. Spesso, però, le mete più popolari sono prese d’assalto dai turisti, soprattutto durante l’alta stagione. Sovraffollamento, perdita di autenticità e massificazione del turismo e mercificazione della cultura locale stanno portando sempre più persone a scegliere destinazioni meno battute dal turismo di massa e abbracciando un approccio sostenibile, autentico e rispettoso dell’ambiente.
In questa nuova tendenza, emerge una forte preferenza degli italiani per la riappropriazione di spazi e ritmi lenti, lontani dal caos delle destinazioni più affollate. In questo contesto, i GAL (Gruppi di Azione Locale) e i GAC (gruppi di Azione Costiera) giocano un ruolo cruciale nel promuovere e valorizzare le aree rurali e i borghi meno conosciuti, sviluppando progetti di turismo sostenibile che mettono al centro le eccellenze locali, la filiera corta, le tradizioni e la bellezza dei territori meno battuti.
VACANZE GREEN PER 10 MILIONI DI PERSONE
L’estate 2024 si prospetta positiva per il turismo italiano, con un aumento del numero di vacanzieri. Su circa 38 milioni di vacanzieri italiani, circa 10 milioni opteranno per una vacanza green, con un aumento del 10% rispetto all’estate del 2023. È quanto emerge da un’indagine Adoc incrociata con FareAmbiente.
4 persone su 10 sono disposte a spendere di più per soggiornare in strutture eco-friendly, strutture che utilizzano energie rinnovabili, adottano pratiche di gestione sostenibile dei rifiuti e minimizzano l’uso di plastica, tra cui agriturismi, eco-lodge e hotel certificati sostenibili.
Le vacanze green conquistano il 35% dei viaggiatori che ha dichiarato di preferire destinazioni a contatto diretto con la natura e che promuovano la sostenibilità. Il 40% dei turisti è interessato a partecipare a escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo, che rappresentano attività a basso impatto ambientale e che permettono di esplorare e apprezzare la bellezza naturale delle destinazioni visitate.
Il 50% dei turisti che optano per vacanze green partecipa a percorsi enogastronomici che valorizzano i prodotti locali, biologici e a km0, sostenendo così le economie locali e riducendo l’impatto ambientale legato al trasporto del cibo. Il 60% dei turisti green partecipa a eventi culturali locali, come sagre, festival e laboratori artigianali.
DESTINAZIONI
Boom per borghi e destinazioni poco note: le sagre e le feste di paese hanno visto un incremento del +63,8% dell’affluenza rispetto al 2023.
Tra le destinazioni meno gettonate, risulta in crescita del 15% la presenza dei turisti nei borghi e nelle aree interne della Calabria grazie alla sua combinazione di bellezze naturali, gastronomia autentica e minore affollamento rispetto alle tradizionali destinazioni turistiche. La Basilicata, nota per Matera, città dei Sassi e Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, sta attirando sempre più visitatori per le sue attrazioni culturali e paesaggistiche con un incremento del 12% delle presenze, specialmente nelle strutture eco-friendly che promuovono attività sostenibili. Ad attirare i visitatori in questa regione, piccoli borghi come Castelmezzano e Pietrapertosa, incastonati nelle Dolomiti Lucane che offrono un’esperienza autentica, panorami mozzafiato e un’avventura in zipline tra le montagne (Volo dell’Angelo). In aumento del 10% anche le presenze turistiche in Friuli Venezia Giulia, una regione che guadagna popolarità grazie alla sua varietà di paesaggi, dalle montagne alle coste adriatiche, e all’offerta di turismo enogastronomico. I turisti scelgono questa meta per le escursioni e le degustazioni di vini locali.
TIPOLOGIE DI STRUTTURE PREFERITE
Grande successo degli agriturismi che, secondo nostre stime, registreranno un aumento del 15% rispetto all’anno precedente, confermando l’interesse crescente verso strutture che offrono esperienze a contatto con la natura, come campagna e parchi naturali, e prodotti locali.
Rispetto al 2023, registrano un aumento del 18% i Glamping, una combinazione tra il glamour del campeggio con il comfort di una struttura alberghiera. Scelta che sta diventando soprattutto tra i giovani e le famiglie.
L’aumento maggiore si registra per case vacanze e appartamenti, grazie alla maggiore flessibilità e alla possibilità di gestire autonomamente la propria vacanza. Questa tipologia di struttura ricettiva registra aumento del 30%.
COSTI
La spesa media per una vacanza all’insegna del green per una settimana in Italia varia a seconda della tipologia di alloggio scelta e della località. Per una settimana in agriturismo, si passa dai 500 euro a persona nel periodo di bassa stagione (giugno e settembre) agli 800 euro in alta stagione (luglio e agosto). La tendenza dei glamping fa salire i prezzi: per una settimana si va dai 700 euro per i mesi di giugno e settembre ai 1000 euro di luglio e agosto, a persona. Più contenuti i prezzi per le case vacanza dove per la bassa stagione si riscontrano prezzi di 400 euro in media per un gruppo di 4 persone e di 700 euro per l’alta stagione.
REA (ADOC): OCCHIO AI PREZZI, TURISMO GREEN NON DIVENTI UN LUSSO RISERVATO A POCHI
Secondo Anna Rea, Presidente Adoc nazionale, il turismo sostenibile è un settore in crescita che coinvolge sempre più persone, attente ai temi ambientali e della sostenibilità. Per continuare a garantirne la sua diffusione e il suo impatto positivo sull’ambiente e sulle realtà locali – continua Rea – è fondamentale che le strutture ricettive eco-friendly offrano prezzi accessibili a un’ampia fascia di pubblico e non sia un lusso riservato a pochi. Ciò significa evitare prezzi da resort e proporre tariffe competitive, in linea con l’offerta turistica tradizionale, senza rinunciare alla qualità e all’autenticità dell’esperienza.
Attraverso questa tipologia di turismo si combatte la desertificazione di molte aree interne e di molti borghi italiani.
PEPE (FAREAMBIENTE): TURISMO ESPERIENZIALE IN FORTE CRESCITA
“Una forma innovativa e in forte crescita, sia a livello nazionale che internazionale, è quella del turismo esperienziale. Nel nostro Paese, è prevista una crescita del 10% del settore che valorizza il territorio e le sue risorse, coinvolgendo la persona in un’esperienza immersiva. Lo afferma Vincenzo Pepe, Fondatore di FareAmbiente. Non si tratta più solo di visitare luoghi e scattare foto, ma di vivere emozioni autentiche, lasciando i panni del turista si diventa protagonisti di esperienze uniche come degustazioni, laboratori artigianali, giornate in fattoria. Questo nuovo approccio si allontana dal turismo “mordi e fuggi” a cui siamo abituati, promuovendo invece un modello sostenibile e coinvolgente.
Ufficio stampa e comunicazione Adoc
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