Spettacolo: firmato il primo contratto nazionale degli attori di cinema e tv
03.01.2024
È stato recentemente firmato all’Anica il primo contratto collettivo nazionale delle attrici e degli attori del cinema e della televisione in Italia.
Il contratto, oltre alle Organizzazioni Sindacali di settore Uilcom Uil, Slc-Cgil e Fistel Cisl e delle Associazioni Datoriali Anica, Apa e Ape, ha visto sedere al tavolo della trattativa anche una delegazione di attori. Tra loro Fabrizio Gifuni, Vittoria Puccini, Pietro Sermonti e soprattutto Giulio Scarpati, il primo ad impegnarsi per proseguire la battaglia per un contratto collettivo, lanciata da Gian Maria Volonté.
Finora in Italia solo gli attori teatrali avevano avuto un contratto collettivo di lavoro.
Dopo il contratto dedicato ai doppiatori, il cui rinnovo è stato firmato lo scorso 6 dicembre, ora sono gli attori a portare a casa una conquista.
Una nuova coscienza di categoria
Un settore fortemente penalizzato già durante la pandemia, che negli ultimi anni attraverso associazioni e iniziative, ha visto nascere e rafforzare “una coscienza di categoria”
Un testo di durata triennale che introduce minimi tabellari per giornata di posa che vanno da 650 euro a 1.100 euro, a seconda del ruolo e del tipo di lavoro. Si prevede inoltre che per chi fa un’audizione debba essere disposto un rimborso delle spese di viaggio, se fuori regione. Prevista la retribuzione delle prove al 50% dei minimi tabellari.
Nel testo, come per il contratto dei doppiatori, viene regolato l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Attori e produttori si impegnano a costituire un tavolo di lavoro sull’evoluzione delle tecnologie e dell’intelligenza artificiale, ma nel frattempo il contratto nazionale firmato dalle parti prevede che, fatte salve le esigenze di post produzione o di montaggio, sono considerate illegittime le estrazioni di parti di recitazione o di campionamento dell’immagine o della voce degli interpreti per sviluppare o addestrare algoritmi di intelligenza artificiale.
Pari opportunità e prevenzione alla violenza di genere
Viene posta attenzione anche alla promozione delle pari opportunità e alla prevenzione della violenza di genere e della discriminazione per le persone LGBTQ +, introducendo la figura dell’“intimacy coordinator” così da prevenire eventuali casi di molestie di genere.
Tra le novità del contratto c’è lo sviluppo di un sistema di assistenza sanitario e assicurativo a sostegno della previdenza e viene sancita la rappresentanza sindacale, con un protocollo specifico di filiera da attuarsi entro il 1 marzo 2024.
il CCNL si dota di un sistema di monitoraggio che ne accompagni l’attuazione, individuando le criticità e le buone pratiche, anche nell’ottica di apportare nella successiva tornata contrattuale le modifiche ed i miglioramenti che verranno ritenuti dalle parti utili e necessari.
Ufficio Comunicazione UILCOM
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