Lettera aperta alle persone di
Pierpaolo Bombardieri

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Fuori dai palazzi e tra le righe dei discorsi politici, esistono le persone. Persone che hanno toccato con mano i nervi scoperti della nostra società, amplificati dalla pandemia: lavoro, sanità, ingiustizie sociali, povertà, emarginazione, difficoltà nel gestire la diversità, mancanza di coesione sociale e pari opportunità E persino i diritti di cittadinanza non sono più certi.

Ci sono periferie sempre più lontane, giovani sempre più scoraggiati, si sono accentuate le solitudini, è cresciuta l’insicurezza, l’ascensore sociale è fermo e non riparte più, si sono ridotti drasticamente i luoghi di aggregazione e di confronto in cui recarsi per essere ascoltati o semplicemente per incontrarsi con gli altri.

Si è detto che dalla pandemia ne saremmo usciti tutti migliori. Ma questo non è un processo automatico né scontato. E pertanto, chi può, ha il dovere di spronare la società ed il sistema a sganciarsi da una logica egoistica ed incamminarsi lungo un percorso di apertura ed inclusione, di più estesa partecipazione.

Non è facile rappresentare sofferenza, incertezza, emarginazione; per questa ragione vogliamo provare a guardare negli occhi i bisogni di un orizzonte più vasto, misurandoci con la parte più cruda della vita dove si nascondono, sì, i problemi più critici, ma anche le opportunità e le potenzialità più straordinarie.

Sentiamo la necessità di accendere i riflettori sul valore delle persone, sulla forza della comunità.

Una sfida che può far tremare i polsi. Lo sappiamo bene, ma abbiamo un rodato coraggio nel rimboccarci le maniche accanto a chi può raccontarci veramente la vita dura cos’è e per ridisegnare un Paese diverso.

Lo abbiamo visto recentemente con la campagna Zero Morti sul lavoro: abbiamo trasformato il silenzio assordante in condivisa consapevolezza e costretto la politica, che fatica ad essere conseguente, a compiere scelte necessarie e coerenti. La strada è lunga, ma non abbiamo ceduto di un passo, perché la vita viene prima di tutto, “anche” prima della logica del profitto a tutti i costi.

Con lo stesso piglio guardiamo all’opportunità di utilizzare la forza dell’innovazione al servizio dell’inclusione. Talvolta il Sindacato non è riuscito a farsi comprendere o a raggiungere tutti. In più, il mondo corre veloce, al centro di costanti cambiamenti. Ecco perché stiamo rafforzando un percorso di apertura e modernizzazione che riguarda il Sindacato, che riguarda noi, e senza la presunzione di voler raccontare come funziona la vita, ma con la voglia di raccogliere i problemi da platee ancora più vaste e provare ad esserne portavoce.

Continuando a frequentare le piazze reali, ne aggiungiamo una nuova, smart e interattiva, che abbiamo inaugurato in queste ore nella complicata periferia romana di Tor bella Monaca, dove erano presenti centinaia di giovanissimi. Sarà un luogo di tutti, dove informarsi ed essere ascoltati, confrontarsi e porre domande, partecipare. Uno strumento che collega i servizi di un’Organizzazione strutturata e radicata come la nostra con un’iniezione di nuove funzionalità a portata delle persone e numerosi input di informazione quotidiana.

Un patrimonio per traguardare il futuro a disposizione di chiunque voglia esprimersi e di chi ha meno voce: Terzo Millennio.

Pierpaolo Bombardieri

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