Le conseguenze della pandemia e l’introduzione del bonus psicologo

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18.07.2022

La pandemia da Covid-19 ci ha mostrato il lato più fragile e debole di una società che si è trovata, da un giorno all’altro nel 2020, a far fronte ad un evento imprevisto e imprevedibile, di una portata che ci ha sovrastato e di cui mai avremmo immaginato le conseguenze più o meno visibili. Siamo stati costretti ad allontanarci, a stare distanti anche dagli affetti più cari.

Scuole chiuse e studenti costretti alla DAD, alla didattica a distanza, che ha, di fatto, annullato per mesi e mesi le loro relazioni e i rapporti con i loro coetanei. Ragazzi abituati a stare in gruppo, a praticare attività sportive. Così da un giorno all’altro hanno visto le loro vite quotidiane stravolte.

BONUS PSICOLOGO: LE CONSEGUENZE DELLA PANDEMIA

I dati dimostrano che già prima della pandemia vi era un incremento nelle percentuali relative alla condizione di salute mentale dei cittadini. E la fascia di popolazione che ha sofferto maggiormente è proprio quella che più di ogni altra porta con sé le ferite che questo nemico ha causato. Ferite che non si rimargineranno in tempi brevi, perché tutti – chi più chi un po’ meno – porteremo dietro e dentro di noi le conseguenze della pandemia.

Anche per questo motivo è nata la proposta in sede parlamentare di un “bonus psicologo”.

Inizialmente escluso dalla legge finanziaria 2022, poi inserito tra gli interventi a carico dello Stato per la tutela della salute mentale dei cittadini e delle fasce di popolazione che più delle altre necessitano di un sostegno psicologico.

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 maggio 2022 recante “Contributo per sostenere le spese relative a sessione di psicoterapia”. Si tratta di un contributo per sostenere le spese relative a sessioni di psicoterapia, ai sensi dell’art. 1 quater comma 3 del DL 228/2021.

20 MILIONI STANZIATI PER IL BONUS

Una misura per la quale è stato previsto lo stanziamento di 20 milioni di euro di cui 10 milioni andranno a rafforzare e potenziare la rete del Servizio Sanitario Nazionale. Ciò nell’ambito della psicologia e psichiatrica e all’assunzione di nuovi professionisti. Una misura introdotta tenendo conto delle condizioni di depressione, ansia, stress, ma anche fragilità psicologica a causa dell’emergenza pandemica e della crisi economica e sociale che è derivata.

Anche a livello legislativo ci si è resi conto che la pandemia ha riportato al centro del dibattito politico la necessità di pensare e di rinnovare alcuni elementi del SSN proprio per rispondere alle richieste ed esigenze della popolazione andando a rafforzare l’assistenza territoriale.

A CHI SPETTA?

È un sostegno, un aiuto che viene dato dallo Stato a chi deve sostenere le spese necessarie per poter accedere alle sedute da psicologi e psicoterapeuti privati. Un sostegno per coloro che versano in una condizione di fragilità psicologica acuite da lockdown e da due anni di pandemia.

Le commissioni Affari Costituzionali e Bilancio della Camera hanno approvato il bonus psicologo, che inizialmente si era pensato di inserire nella legge di bilancio.

Si tratta di un contributo fino a € 600,00 per quei cittadini che presentano un ISEE inferiore o pari a 50.000€. La norma prevede che il contributo debba essere utilizzato entro i 180 giorni dalla data di accoglimento dell’istanza. Se questo termine decorre allora anche il contributo verrà meno.

Il 27 maggio scorso è stato firmato dal Ministro della Salute Roberto Speranza il decreto attuativo del bonus psicologo.

È pari a 10 milioni di euro la somma stanziata per la misura. Quali sono le linee guida per richiederlo?

BONUS PSICOLOGO: COME SI PRESENTA LA DOMANDA

Un piccolo passo volto a dimostrare che lo Stato, le istituzioni sono vicine alle esigenze dei cittadini e ai loro problemi e difficoltà soprattutto in seguito all’ondata pandemica che ci ha travolto.

Sarà possibile tramite il portale INPS presentare la domanda in modalità telematica accedendo con le proprie credenziali SPID o tramite carta di identità elettronica.

Chiuso il periodo di iscrizione e visionate le richieste, INPS dovrà redigere una sorta di graduatoria e indicare a coloro che risultano essere beneficiari l’accoglimento della richiesta e il codice che dovranno comunicare al proprio psicologo o psicologa.

Una figura fondamentale è quella dello psicologo di base cioè quella figura che svolgerà i suoi compiti nelle strutture di sanità territoriale grazie anche ai fondi del PNRR perché un SSN più moderno, efficiente oltre che inclusivo serve a garantire e riconoscere l’inclusività.

Quella inclusività che anche il dettato costituzionale riconosce e che lo Stato deve (o perlomeno dovrebbe) garantire. Quel diritto alla salute che la Costituzione riconosce all’art. 32 perché è un diritto riconosciuto all’individuo e alla collettività e che lo Stato dev

e garantire, ma soprattutto è lo Stato a dover garantire “cure gratuite agli indigenti”.

OBIETTIVO: TENERE ALTA L’ATTENZIONE SULLA SALUTE MENTALE

Il bonus psicologo è proprio una misura che vuole, in qualche modo, seppur parzialmente, riconoscere a chi non può, per cause economiche, sostenere determinate spese di cura per la propria persona e la propria salute.

Ancora una volta dobbiamo tenere alta l’attenzione sulla salute mentale dei nostri ragazzi. Quelli che più di ogni altra fascia della popolazione ha sofferto questa pandemia. Il disagio che hanno vissuto e stanno vivendo.

I dati ISTAT, i dati BES (dati sul benessere equo e sostenibile) hanno mostrato un fermo immagine in cui la fascia di popolazione tra i 14 e i 19 anni sono coloro che hanno visto “deteriorare” le loro condizioni di vita che sono divenute ancora più precarie. È proprio verso questa parte della popolazione che la politica, il Governo deve guardare e provare a dare delle risposte.

 

Giulia Cavallari, Giovane Avanti!

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