IMU, in scadenza la prima rata. Chi paga e chi no

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24.05.2022

La scadenza della prima rata IMU si avvicina. Per questo motivo, sono in tanti a interrogarsi sulle eventuali novità nel pagamento della tassa, per poter pagare (o non pagare qualora si rientrasse nelle esenzioni) senza soprese.

Il 16 giugno è la data di scadenza della prima rata. La seconda, cioè il saldo, dovrà essere versata dopo sei mesi. A dicembre.

Chi dovrà pagare la tassa?

A pagare l’Imu sono le seguenti categorie:

  • il proprietario dell’immobile (per le seconde abitazioni)
  • il titolare del diritto reale di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie; il genitore assegnatario della casa familiare a seguito di provvedimento del giudice;
  • concessionario nel caso di concessione di aree demaniali;
  • locatario per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria.

Chi NON paga l’IMU

L’IMU non è dovuta per la cosiddetta prima casa. Ossia quando la residenza anagrafica e il domicilio abituale corrispondono per il proprietario dell’immobile e la sua famiglia. In virtù del riconoscimento del nucleo familiare, è necessario essere sposati o in unione civile.

A non pagare l’IMU sono anche i proprietari di immobili in “nuda proprietà”, gli inquilini, società di leasing, il comodatario, il coniuge non assegnatario in caso di separazione o divorzio.

Infine, c’è un’ultima opzione di esonero: quando l’imposta è pari o inferiore a 12 euro, il pagamento non è dovuto.

BONUS IMU 2022

Con la Legge di bilancio 2022 è stato introdotto il bonus Imu 2022 come contributo per il pagamento dell’imposta sulla casa. Il beneficio spetta ai soggetti che trasferiscono la propria attività in un comune con una popolazione fino a 500 abitanti delle aree interne, che sono a rischio spopolamento.

Inoltre, anche per quest’anno, sono esenti dall’IMU gli immobili D/3, quelli cioè destinato a spettacoli cinematografici, teatri, sale per concerti a condizione che i proprietari siano anche titolari delle attività ospitate dall’immobile.

Alberghi e strutture ricettive potranno godere del credito di imposta al 50% sul saldo IMU 2021, come previsto dal secondo Decreto Energia. Questa agevolazione è corrisposta solo a fronte di un calo di fatturato o dei corrispettivi nel secondo trimestre 2021, pari ad almeno il 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019.

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