Guerre, conflitti e disastri naturali: nel mondo, 60 milioni di persone costrette a fuggire

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20.05.2022

Decine di milioni di persone, lo scorso anno, sono state costrette ad abbandonare le loro case, pur restando nel proprio Paese d’origine. La ragione? Guerre, conflitti e disastri naturali.

A tracciare il quadro, il rapporto congiunto delle Ong Internal Displacement Monitoring Centre (Idmc) e Norwegian Refugee Council (Nrc) pubblicato nei giorni scorsi.

Il numero degli sfollati interni, a livello mondiale, ha sfiorato la soglia dei 60 milioni.

UN RECORD STORICO CHE SICURAMENTE LA GUERRA IN UCRAINA CONTRIBUIRÀ AD AUMENTARE.

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso di un’informativa al Senato, ha riferito che “al tre maggio il numero di sfollati interni è arrivato a 7,7 milioni di persone. Circa sei milioni di persone, soprattutto donne e minori, hanno lasciato l’Ucraina per andare in paesi vicini. Se si sommano queste cifre, sono quasi 14 milioni i residenti in Ucraina che hanno dovuto lasciare le proprie case. Quasi un cittadino su tre”.

È un problema globale che coinvolge tantissime nazioni in tutti i Continenti. A cominciare dall’Africa subsahriana – come riporta Rai News –  che ha pagato il prezzo maggiore delle migrazioni interne di massa. Circa 12 milioni di persone hanno lasciato la propria casa e la propria vita a causa della guerra in Etiopia settentrionale e nel Sahel, fino all’Africa orientale.

Uomini, donne, bambini, anziani costretti a fuggire per mettersi in salvo e tentare di sopravvivere a guerre, conflitti e disastri naturali.. La fame e la miseria generate da guerre e carestie sono tra le prime ragioni che inducono alla decisione di fuggire. Oltre, ovviamente, alla sopravvivenza.

NON SOLO GUERRE, FANNO PAURA ANCHE I DISASTRI NATURALI

Il rapporto, però, lancia un allarme tutto nuovo: non sono solo le guerre e le violenze a portare le persone a chiudere la porta di casa e andare via.

Disastri ambientali (come le inondazioni o le eruzioni vulcaniche) e crisi climatiche (come la siccità prolungata) iniziano a giocare un ruolo importante in questo fenomeno.

Si cerca altrove una possibilità di futuro. Sono tantissimi i profughi e gli sfollati sotto i 25 anni. 25milioni sono sotto i 18. Bambini e ragazzi giovanissimi si ritrovano ad affrontare orrori di ogni genere e la paura di non avere più vita davanti a sé.

Senza contare i rischi e i pericoli che gravitano attorno a situazioni così drammatiche. Le mafie sono sempre pronte allo sfruttamento di minori, all’abuso e alle violenze sessuali sulle donne, comprese le bambine. Senza contare altri orrendi crimini.

Sessanta milioni di persone vivono questa situazione. In svariate parti del mondo.

 

 

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