Famiglie italiane: la povertà è ancora al 7,5%

2' di lettura
Mi piace!
0%
Sono perplesso
0%
È triste
0%
Mi fa arrabbiare
0%
È fantastico!!!
0%

09.03.2022

Il 2021 si è chiuso ancora nel segno del Covid, di tutte le criticità che il virus ha portato con sé. Le ricadute sociali ed economiche della crisi hanno determinato il susseguirsi di scenari dolorosi, tra cui una crescita percentuale costante delle famiglie in povertà assoluta.

Le ultime stime preliminari Istat, riferite al 2021, non evidenziano miglioramenti in tal senso. Anzi, stando ai dati rilasciati dall’Istituto Nazionale di Statistica, in Italia le famiglie in povertà assoluta sono il 7,5% – rispetto al 7,7% registrato nell’anno precedente, il primo di pandemia. Parliamo precisamente di 5,6 milioni di individui.

Nello specifico, il report informa che nel Sud Italia si conferma l’incidenza di povertà più elevata. I numeri, in effetti, sono tutt’altro che incoraggianti: il 10% delle famiglie del meridione vive in povertà assoluta. Al Nord, invece, troviamo un leggero miglioramento che tradotto in numeri equivale al 6,7% delle famiglie che vive in una condizione di totale povertà. Per il 2020 la percentuale certificata era del 7,6%.

Quanto ai minori, l’Istat fa sapere che 1 milione e 384 mila vive in povertà. Anche in questo caso l’incidenza è molto elevata e il numero si conferma costante con l’andamento dell’anno precedente.

La situazione diventa sempre più critica, tanto da richiedere una mobilitazione immediata e concreta che possa concedere ristori e risollevare le sorti di un periodo buio e difficoltoso per l’intero pianeta. In tale contesto, si considerino gli effetti dell’inflazione al 5% e i costi elevatissimi dell’energia. Il confronto con la quotidianità sta diventando una sfida complessa per molti individui; dalla spesa al rifornimento di gas, passando per il carobollette.

In sintesi, anche il 2021 non ha permesso un recupero, il crollo del 2020 continua ad avere ripercussioni preoccupanti sull’economia e sul tessuto sociale del Paese. L’ultima variante del Covid, Omicron, e i continui aumenti hanno ulteriormente contribuito ad aggravare le condizioni già precarie delle famiglie italiane.

 

Redazione TERZO MILLENNIO

Articoli Correlati