I diritti culturali sono “universali, indivisibili e interdipendenti”

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21.05.2023

Dal 2002 l’Unesco ha adottato la Dichiarazione Universale sulla Diversità Culturale e nel dicembre dello stesso anno l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, con la Risoluzione 57/249, ha dichiarato il 21 maggio “Giornata Mondiale per la Diversità Culturale per il Dialogo e lo Sviluppo”. La Giornata ha l’obiettivo di promuovere il ruolo fondamentale della diversità culturale e di incrementare la consapevolezza dell’importanza del dialogo tra culture differenti al fine di raggiungere la prosperità, lo sviluppo sostenibile e una pacifica coesistenza globale.  

Nella Dichiarazione si afferma che i diritti culturali sono “universali, indivisibili e interdipendenti” rispetto ai diritti umani, e tutte le persone hanno il diritto ad esprimersi liberamente e al rispetto della propria identità culturale e linguistica.

Il pluralismo culturale come risposta politica

In particolare, “nelle nostre società sempre più diversificate – si legge art.2 della Dichiarazione Universale sulla Diversità Culturale – è indispensabile assicurare un’interazione armoniosa e una sollecitazione a vivere insieme”. “Politiche che favoriscano – si legge ancora – l’integrazione e la partecipazione di tutti i cittadini sono garanzia di coesione sociale, vitalità della società civile e di pace. Così definito, il pluralismo culturale costituisce la risposta politica alla realtà della diversità culturale. Inscindibile da un quadro democratico, il pluralismo culturale favorisce gli scambi culturali e lo sviluppo delle capacità creative che alimentano la vita pubblica”.

L’UNESCO crede fermamente che la diversità ci renda più forti e che il rispetto per la diversità culturale sia essenziale per rafforzare il dialogo interculturale, lo sviluppo sostenibile e la pace.

I benefici della diversità culturale

La Giornata è un’occasione per celebrare i benefici della diversità culturale, incluso il ricco patrimonio immateriale, e per riaffermare l’impegno della comunità internazionale verso il mutuo intendimento e il dialogo interculturale. Impegno che diventa sempre più gravoso a causa degli innumerevoli attacchi contro le minoranze culturali che distruggono il patrimonio comune per indebolire i legami tra i popoli e la loro storia, ma anche a causa dello sviluppo urbano incontrollato, che tende a standardizzare le nostre città, svuotandole delle loro identità e diversità sociali.

Anche l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, che reputa la cultura un mezzo di cambiamento e di sviluppo, ritiene necessario fare ricorso alla forza e al potenziale creativo delle diverse culture presenti nell’umanità, mantenendo un dialogo continuo per assicurare che tutti i membri della società traggano beneficio dallo sviluppo.

Dipartimento Internazionale UIL

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