Dal 30 giugno sanzioni per i commercianti che rifiutano il pagamento elettronico

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14.04.2022

L’obbligo di accettare il pagamento via POS già c’era. Un iter di legge cominciato nel 2012 e perfezionato nel 2016. Ma il paradosso tutto italiano era la mancanza di una sanzione collegata, un obbligo azzoppato in sostanza.

Per essere precisi, la data di entrata in vigore per le multe era stata fissata, a suo tempo, indicando con l “lontano” 1 gennaio 2023 i nastri di partenza. Ma con il recente decreto del Consiglio dei Ministri la data è stata anticipata al 30 giugno 2022. La sanzione ammonterà a 30 euro, più il 4% del valore della transazione rifiutata.

Un passo avanti nel contrasto all’evasione che nel nostro Paese ammonta a circa 110 miliardi di euro, nell’ambito di un’economia non osservata complessiva pari a 203 miliardi. E dove, peraltro, secondo l’Istat circa l’80% del sommerso economico è inquadrato nel terziario: servizi alle persone (35,5%), Commercio, trasporti, alloggio e ristorazione (21,9%) e Costruzioni (20,6%).

Quante volte sentendoci erroneamente in difficoltà ci è capitato, magari nei pochi giorni di vacanza o nella semplice quotidianità, di vederci rifiutare un pagamento con il bancomat o la carta di credito? Spesse volte, peraltro, con motivazioni del tipo “la linea di collegamento è debole” o “proprio oggi ha smesso di funzionare il POS”… Scuse pretestuose dell’esercente per pretendere il pagamento in contanti. Esiste, a ben vedere, il tema del costo della commissione bancaria che anderebbe azzerato come nei Paesi più avanzati. Talvolta, comunque, bonus e incentivi governativi calmierano o rimborsano questa voce di spesa lamentata da commercianti, artigiani, attività di ristorazione, professionisti che esercitano in proprio e attività ricettive.

Ad ogni modo, con questo provvedimento, dal 30 giugno i consumatori tireranno un sospiro di sollievo in più e ci guadagnerà anche un po’ il percorso di contrasto all’evasione, vero male del nostro sistema fiscale.

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