Buonomo: “Riforma governance economica europea grave passo indietro”
30.04.2024
Il voto di ieri al Consiglio dell’Ue, con il quale è stata approvata definitivamente la riforma della governance economica europea, è un grave passo indietro rispetto al progetto di costruire un’Unione Europea vicina ai bisogni delle persone.
La riforma appena approvata è, a larghi tratti, peggiorativa rispetto alle vecchie regole del Patto di stabilità e crescita, che rimane sostanzialmente invariato.
Il rischio di una nuova stagione di politiche di austerità è oggi più concreto: le prime avvisaglie sono riscontrabili nel Def che noi della Uil abbiamo aspramente criticato.
Il voto contrario dei parlamentari italiani a Strasburgo, la scorsa settimana, non ha tenuto conto delle nostre richieste di nuove regole fiscali che garantissero la giusta transizione energetica e digitale, in cui la crescita economica fosse perseguita di pari passo con la giustizia sociale.
Rendere permanente lo strumento Sure per andare incontro alle necessità del sistema industriale europeo e scongiurare che i costi della transizione ricadano sulle persone che lavorano; prolungare la durata del periodo di aggiustamento fiscale richiesto ai Paesi con deficit e debito elevati; scorporare gli investimenti green e sociali dal computo del debito pubblico; legare l’erogazione dei fondi e finanziamenti europei a condizionalità sociali; implementare una tassa europea sugli extra-profitti delle banche e delle multinazionali del settore energetico e farmaceutico; implementare una tassa sulle transazioni finanziare. Tutte queste nostre proposte sono state ignorate dalla politica italiana che, negli ultimi due anni, si è rifiutata di confrontarsi per raggiungere un accordo che garantisse la sostenibilità ecologica, sociale e dei conti pubblici. Si sono limitati a comunicare scelte e decisioni non condivise che hanno determinato e determineranno solo gravi tagli alla spesa pubblica e sociale nei prossimi anni.
La Uil, che fin dalla sua nascita si è caratterizzata per un forte spirito europeista, continuerà, in tutte le sedi nazionali e internazionali, a chiedere con forza la costruzione di un’Europa Sociale, in cui i bisogni delle persone siano posti al centro delle politiche comunitarie.
Roma, 30 aprile 2024
Ho appena inviato questa dichiarazione della Buonomo alle nostre mailing list. L’ho fatta inserire in prima. Per i social, come al solito, valutate voi. Grazie
Buon pomeriggio a tutt*
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