Breve storia delle bandiere, dei loghi e dei distintivi della UIL dalla fondazione a oggi
24.01.2023
Le primissime tessere UIL erano prive di logo, c’era in stampatello il nome dell’organizzazione, UNIONE ITALIANA DEL LAVORO, e il suo acronimo, UIL.
Dal 1953, fa la sua comparsa la ruota dentata, insieme ad altri simboli del lavoro (l’incudine, il martello, il compasso, l’alambicco, le ciminiere, i mattoni, la spiga, il libro).
La ruota dentata è un simbolo del lavoro molto evocativo, tanto che una ruota d’acciaio dentata compare anche nell’emblema della Repubblica Italiana, fondata, appunto, sul lavoro. Di tutti i simboli del lavoro, la ruota dentata fu quello che si affermò nell’iconografia UIL, e la scritta UIL vi venne iscritta dentro. Questo logo venne utilizzato fino all’inizio della seconda metà degli anni Settanta.
Le bandiere UIL erano rosse, con bordatura bianca e verde a richiamare il tricolore, o tricolori con il logo o la scritta UIL. Nel secondo dopoguerra c’erano anche bandiere UIL e CGIL (ma non CISL) con i tre cerchi, simbolo ricorrente nel movimento operaio già nel primo Novecento, ad indicare l’unione nel sindacato confederale di mutuo soccorso, cooperazione e resistenza. I tre cerchi erano un simbolo usato anche dai sindacati britannici, come nel caso della più grande società di mutuo soccorso (le friendly society), quella degli Oddfellows di Manchester.
Dal 1978 al 1984, fu adottato il logo con grafia arabeggiante. Successivamente, dal 1985, il logo fu reso più squadrato. Al IX Congresso (Firenze 1985) nasce l’idea della UIL come sindacato dei cittadini, che verrà adottata poi al X Congresso (Venezia 1989): il lavoratore non va tutelato e organizzato solo nel luogo di lavoro, ma nella società, che va democratizzata e modernizzata. Alla bandiera UIL furono poi aggiunti simboli europei: le stelle e i colori dell’arcobaleno.
Nei primi anni ‘90, il logo assunse un prevalere di colori blu. La UIL adottò la bandiera azzurra/ciano al XII Congresso (Bologna, 1998), a marcare un’ulteriore caratterizzazione europea.
Da allora, il pluralismo sindacale italiano fu caratterizzato anche da un colore diverso per ciascuna delle tre grandi confederazioni, CGIL, CISL, UIL. Le manifestazioni unitarie restituirono la bellezza della policromia che andava in scena. Al valore dell’unità d’azione si accompagnava, naturalmente, anche la competizione sulla consistenza dell’apporto di ciascuna organizzazione alla riuscita dell’iniziativa e la capacità di renderla visibile. Negli anni Duemila, al logo saranno apportate modifiche che metteranno la scritta “UIL”, in blu, maggiormente in risalto.
Nel XVIII Congresso, svolto a Bologna nei giorni 13-15 Ottobre 2022, è stata presentata la nuova bandiera della UIL, dove la dicitura “Il sindacato dei cittadini” è stata sostituita da “Il sindacato delle persone” ed è stato presentato un nuovo distintivo tondo color azzurro/ciano, significativo nella sua essenzialità.
Il passaggio dal sindacato dei cittadini al sindacato delle persone è all’insegna dell’allargamento della rappresentanza sindacale confederale a quanti non possono riconoscersi pienamente come lavoratori e cittadini a causa della loro condizione di precarietà, irregolarità, marginalità, offrendo alla solidarietà una prospettiva più ampia ed inclusiva con il respiro di un nuovo umanesimo.
Il sindacato si apre ai giovani e raccoglie la sfida delle nuove tecnologie, con l’obiettivo di farne uno strumento di riduzione anziché di esaltazione delle diseguaglianze. La piattaforma digitale Terzo Millennio è al servizio di questi obiettivi.
La UIL promuove una nuova azione rivendicativa e riformista, confermando l’autonomia e indipendenza dai partiti e al tempo stesso il carattere di soggetto che produce azione politica del sindacato confederale.
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