Record dei record della vita online: Digital 2022 Global Overview

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07.02.2022

Più di 12 trilioni di ore spese online, questi i dati che arrivano dall’agenzia “We are Social” che ha pubblicato un report dell’utilizzo del digitale nel 2022.

Si legge dal rapporto che: Il tempo speso online dagli utenti è iniziato a crescere ad inizio lockdown, comprensibilmente. Quello che stupisce è che nonostante le progressive riaperture, è continuato ad aumentare ulteriormente arrivando appena sotto le 7 ore giornaliere (6:58h, 4 minuti in più rispetto all’anno scorso), vale a dire circa il 40% del tempo in cui siamo svegli, se ragioniamo su circa 7 ore di sonno, lo passiamo online.

Non solo, gli utenti internet sono più che raddoppiati negli ultimi 10 anni, passando da 2,18 miliardi nel 2012 a 4,95 miliardi nel 2022.

Ma quella che è stata ancora più veloce è la crescita degli utenti delle piattaforme Social, che sono più che triplicati negli ultimi 10 anni. Sono passati da 1,48 miliardi nel 2012 a 4,62 miliardi nel 2022, una media annuale del 12%.

Ma quali sono i Social preferiti dagli utenti?

Instagram supera Facebook nella graduatoria delle piattaforme preferite dagli utenti (14,8% vs. 14,5% rispettivamente), ma la prima posizione rimane di un’altra piattaforma di proprietà di Meta, vale a dire WhatsApp, preferita dal 15,7% degli utenti globali.

Ed è comprensibile se pensiamo all’utilizzo costante di WhatsApp nel quotidiano. Ormai è lo strumento principale con cui comunichiamo con famiglia e amici, prendiamo appuntamenti, diamo aggiornamenti e per molti anche per le comunicazioni lavorative. Infatti, con la crescita della digitalizzazione dovuta alla pandemia, le care e vecchie telefonate sono sempre meno quotate. La mancanza di condivisione di spazi comuni e la necessità di comunicare con più persone nello stesso momento, sembrano trovare la naturale risoluzione grazie al sistema di messaggistica istantanea di Whatsapp e tramite i gruppi che lì puoi creare.

Infatti, circa 1 persona su 4 utilizza le varie piattaforme social per motivi di lavoro, una cifra che sale di molto in alcuni paesi in via di sviluppo.

Tra i preferiti dagli utenti, dopo Instagram, Facebook e Whatsapp, troviamo WeChat al quarto posto, nonostante il 99% dei “voti” in questo senso arrivino dalla sola Cina (che oggi ospita circa il 20% degli utenti internet globali). Ben più indietro TikTok, preferito solo dal 4,3% degli intervistati, ma che è stata l’app più scaricata nel 2021.

Interessante l’ingresso in questa classifica di preferenza di Discord, piattaforma nata per il gaming, ma che ha visto una forte espansione negli ultimi anni in altri mondi, in particolare quelli delle crypto e degli NFT (ne abbiamo parlato qui).

Ok i “preferiti”, ma quali sono i più utilizzati?

Facebook rimane la piattaforma più utilizzata al mondo, con 2,91 miliardi di persone. Si tratta di una crescita del 6,2% nell’ultimo anno (+170 milioni di utenti).

Seguono YouTube, WhatsApp e Instagram.

Cosa aspettarci dal 2022?

Dovremmo superare quota 5 miliardi di utenti internet nella prima metà dell’anno.

Questi dati portano a riflettere sul fatto che occorra un aumento della regolamentazione dell’online. Possibili interventi più stringenti da parte di vari governi, anche sulle questioni relative alla privacy e al diritto d’autore e tassazioni di qualche tipo.

Inoltre, occorre soffermarsi sul fatto che indubbiamente il digitale è per molti versi meraviglioso, ma ha anche cambiato parecchio il nostro modo di relazionarci, di lavorare, di divertirci. Ha cambiato tutto il nostro mondo e ha cambiato anche noi.

Questo non è necessariamente un male, ma nemmeno un bene.

È un fatto che dobbiamo analizzare e comprendere per essere i protagonisti e non utenti passivi delle aziende che fanno i milioni con il mercato digitale.

Dobbiamo riuscire a trovare l’equilibrio tra l’utilizzo dei vantaggi offerti dal digitale e la ricchezza del resto del mondo.

Questo oggi è ancora possibile, perché c’è ancora qualcuno che ricorda un mondo diverso da quello digitale. In futuro, quando ci saranno solo i nativi digitali,  rischieremo di non poter nemmeno immaginare cosa ci siamo persi.

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